FAGIUOLI, Giovan Batrista
Nato a Firenze il 24 giugno 1660, ivi morto il 12 luglio 1742. Ricco di buonumore, scrisse rime giocose, diciannove commedie, quattro drammi per musica, prologhi e altro. La leggenda popolare amò rappresentarlo come giocondo buffone di corte, privo di scrupoli e di pudore; ma egli fu migliore della sua fama. Nelle rime, che gli fluirono numerose dalla penna, sparse molte arguzie e lepidezze, ma spesso le annegò in un mar di parole, rimanendo assai lontano dal Berni, che egli aveva inteso d'imitare. Nelle commedie, che furono frequentemente rappresentate e applaudite, pur subendo l'influenza del Molière, mosse in effetto dalla commedia improvvisa e dall'osservazione del costume contemporaneo. Da quella desunse i tipi che tentò di avvicinare alla natura, e i viluppi che annodò e snodò di solito con ordinata scioltezza; da questa tolse argomento al Cicisbeo sconsolato e al Marito alla moda, mostrando un'intenzione satirica che non rimase del tutto priva di forza.
Ediz.: Commedie, voll. 7, Firenze 1734-36; La fagiuolaja, voll. 3, Amsterdam 1735; Rime piacevoli, voll. 7, Lucca 1733-45; Prose, Firenze 1737; Scherzi comici inediti, Firenze 1884.
Bibl.: M. Bencini, Il vero G. B. F. e il teatro in Toscana ai suoi tempi, Firenze 1884; G. Baccini, G. B. F. poeta faceto fiorentino, Firenze 1888; P. Toldo, L'øvre de Molière et sa fortune en Italie, Torino 1910, pp. 285-303.