COMOLLI, Giovan Batrista
Scultore, nato a Valenza di Piemonte il 19 febbraio 1775, morto a Milano il 26 dicembre 1830. Studiò a Roma sotto l'influsso dominatore dell'arte canoviana; fu nel 1800 a Grenoble dove scolpi una serie di busti per la pubblica biblioteca; più tardi a Parigi, poi a Londra ebbe commissioni importanti, fra cui la decorazione della cappella cattolica di S. Maria. Di ritorno in patria fu nominato professore di scultura all'Accademia di Torino, poi dal 1814 si stabilì a Milano. Particolarmente lodati furono il busto del ministro Chaptal che egli fece per l'università di Montpellier e quello di Eugenio Beauharnais (1809), oggi nel museo di Versailles. A Milano rimane di lui il busto di Vincenzo Monti all'Ambrosiana, scolpito nel 1826, e alla Galleria d'arte moderna quello dell'abate Casti, ammirevole per intensità di carattere e ricchezza di vita. Si ricordano pure di lui un gruppo Dante e Beatrice nella villa Melzi sul lago di Como (1810) e la statua, che, destinata a celebrare la pace di Campoformio, venne inaugurata nel 1819 a Udine da Francesco I a ricordo della pace di Vierma. Fra le sue ultime opere sono le statue del monumentale campanile che il marchese Cagnola intorno al 1826 costruiva in Urgnano nel Bergamasco (v. cagnola, luigi).
Bibl.: F. Braidotti, G. B. Comolli, Udine 1911; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912, p. 279-80; G. Nicodemi, La pittura milanese nell'età neoclassica, Milano 1915.