ADRIANI, Giov. Battista
Uomo di lettere e d'armi, nato a Firenze nel 1511 da Marcello Virgilio, celebre letterato anch'esso. Partecipò con onore alla difesa del 1530 contro l'esercito imperiale-pontificio, poi compié i suoi studî a Padova e, al ritorno in patria, si accostò al governo mediceo, da cui ebbe favori. Nel 1540 fu ammesso nell'Accademia fiorentina e così ebbe agio di conoscere i più rinomati letterati del tempo e d'essere più vicino a Cosimo, che lo nominò più tardi storiografo ufficiale. Tenne letture private, lesse pubblicamente un'orazione sulla fortuna e, nel 1549, ottenne la cattedra di eloquenza nello Studio fiorentino, che tenne fino alla morte (1579). Nel 1558 ebbe l'incarico di fare un'orazione pei funerali di Carlo V. Cosimo, dopo aver esperimentato i meriti letterarî di lui e la fede politica, gli commise, alla morte del Varchi, di scrivere l'Istoria de' suoi tempi, che in fondo viene ad essere la storia del suo principato. L'Istoria, uscita postuma nell'83, è divisa in 22 libri, che narrano i fatti più notevoli dal 1536 al 1574, anno della morte del suo mecenate. In essa, l'A. si rivela storico di buon senso e di certo intuito nella comprensione dell'età in cui viveva. Il suo moderato linguaggio trova riscontro in quello del Guicciardini. Prudenza, diligenza ed esattezza sono le sue doti principali, ma non gli manca la capacità di connettere la storia di Firenze con gli avvenimenti generali d'Europa. La narrazione, che non indulge ai lenocinî dell'arte, non è tuttavia né monotona né pesante.
Bibl.: G. B. Adriani, Istoria de' suoi tempi, Firenze 1583; A. Bartoli, Scritti rari di G. B. Adriani e di Marcello, Bologna 1871; G. Mondaini, La storia de' suoi tempi di G. Adriani, Torino 1905; G. M. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, s. v.; M. Lupo Gentile, Studî sulla storiografia fiorentina alla corte di Cosimo de' Medici, Pisa 1905; E. Füter, Geschichte der neueren Historiographie, 2ª ed., Monaco e Berlino 1925, pagg. 124-125.