Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente sono ritenute autografe la Pietà, già nella chiesa di S. Remigio (Firenze, Uffizi) e la Madonna e santi, già del tabernacolo di via del Leone (in deposito presso la Cassa di Risparmio, Firenze), che rivelano alta qualità nella tradizione postgiottesca. G. B. Gelli e G. Vasari ripresero notizie su G. riportate nel cosiddetto Libro di Antonio Billi (zibaldone compilato tra il 1481 e il 1530 e conservato nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze), riunendo sotto il nome di Tommaso di Stefano detto G. la sua opera e quella di Maso di Banco.