GIORNEA (da giorno, probabilmente nel senso di "veste di tutti i giorni")
Antica sopravveste militare che copriva il petto e il dorso del soldato (sec. XIV). In seguito (sec. XV), adottata dagli uomini d'ogni condizione, divenne una specie di piccola dalmatica senza cintura, con i due lembi fermati alla vita sotto le braccia; poi, provvista di maniche aperte per lasciar passare quelle del vestito di sotto, si guarnì di gioielli, di galloni e di ricami, si foderò di pelliccia e di seta, e per il popolo, un poco più lunga di quella adottata dai nobili, fu confezionata in tela o in panno. La giornea fu abitualmente adottata per cavalcare, ornata di stemmi e d'insegne (giornea a divisa). Verso il 1450 la giornea era una casacca corta, aperta davanti con maniche aperte o anche chiuse al polso ma sempre molto larghe, e molto imbottita sulle spalle. Sopra la giornea si portavano catene d'oro a più giri e medaglioni. Negl'inventarî del 1400 si parla spesso anche di giornee di donna, sopravvesti o zimarre aperte davanti, o anche ai lati sotto le braccia, spesso con maniche di diverso colore e foderate di pelliccia, ornate di frange e di ricami. Sempre nei conti quattrocenteschi figurano "jorneuzze" come abbigliamento da bambini. La giornea scompare nella seconda metà del '400.
Bibl.: C. Vecellio, Habiti antichi et moderni, Venezia 1589, p. 95; M. Viollette-Duc, Dictionnaire raisonné de l'ameublement, IV, Parigi 1873, p. 5; C. Merkel, Come vestivano gli uomini del Decamerone, Roma 1898, pp. 17, 18, 105; id., I beni della famiglia di Puccio Pucci, Trento 1898, pp. 151-55, 171, 195; L. A. Gandini, Saggio degli usi e delle costumanze della Corte di Ferrara al tempo di Nicolò III, Bologna 1901, p. 14 segg.; V. Gay, Glossaire archéologique du moyen-âge à la Renaissance, II, Parigi 1928, p. 58.