Nativo della Cappadocia, fu maestro di Giuliano l'Apostata; eletto vescovo da un sinodo ariano di Antiochia, nel 357 fu inviato dall'imperatore Costanzo, intruso al posto di s. Atanasio, ad Alessandria, donde dovette fuggire dopo qualche mese; vi tornò dopo il sinodo di Seleucia (359), ma fu ucciso in una sommossa popolare nel 361.