STREHLER, Giorgio
Regista, nato a Trieste nel 1921. Studiò giurisprudenza, si diplomò attore nell'Accademia dei Filodrammatici a Milano, frequentò il Conservatorio di Ginevra; ma, come regista, può considerarsi autodidatta.
Esordì mettendo in scena a Ginevra, in lingua francese, L'assassinio nella Cattedrale di Eliot e Caligola di Camus. Fu poi regista di più spettacoli, dati da varie compagnie italiane: Il lutto si addice ad Elettra di O' Neill (compagnia Benassi-Torrieri, 1945), Teresa Raquin di Zola, Il desiderio sotto gli olmi di O' Neill, Sotto i ponti di New York di Anderson, Piccoli Borghesi di Gorkij. Dal 1947, fondato con Paolo Grassi il Piccolo Teatro della città di Milano, vi fu ammirato regista d'una serie di spettacoli, fra cui si ricordano: L'albergo dei poveri di Gorkij, Le notti dell'ira di Salacrou, Il mago dei prodigi di Calderón, Il servo di due padroni di Goldoni, I giganti della montagna di Pirandello, Riccardo II di Shakespeare, La bisbetica domata dello stesso, Il gabbiano di Čechov, La famiglia Antropus di Wilder.
Con gli stessi attori del Piccolo Teatro inscenò all'aperto, nel Giardino di Boboli a Firenze, La Tempesta di Shakespeare (1948), e nel Duomo di San Miniato (Pisa), L'assassinio nella Cattedrale di Eliot (1948); in un giro artistico a Venezia, Londra e a Parigi Il Corvo (1948), liberamente rifatto sul testo di Carlo Gozzi. Ha anche messo in scena opere liriche alla Scala di Milano: La Traviata di Verdi, L'amore delle tre Melarance di Prokofev, Il matrimonio segreto di Cimarosa.