Commerciante e diplomatico italiano (Como 1910 - Padova 1992). Volontario fascista in Africa orientale (1935) e in Spagna (1939), durante la seconda guerra mondiale fu inviato come diplomatico a Budapest per acquistare vettovaglie per l'esercito italiano. All'indomani dell'8 sett. 1943 decise di non aderire alla Repubblica sociale italiana. Rifiugiatosi presso l'ambasciata spagnola d'Ungheria, ottenne il passaporto e fu impiegato dall'ambasciatore Á. Sanz Briz per salvare gli ebrei ungheresi dalla deportazione: dal 1° dic. 1944 al 16 genn. 1945, P. rilasciò finti salvacondotti che, conferendo la cittadinanza spagnola agli ebrei, salvarono la vita a migliaia di persone. Tornato in Italia alla fine della guerra, fu rintracciato dopo 40 anni da alcuni ebrei ungheresi residenti in Israele (1987), che fecero conoscere al mondo la sua storia. Dichiarato Giusto tra le nazioni (1989) dallo stato d'Israele, P. ha ricevuto importanti onorificenze riconosciutegli dai governi italiano, spagnolo e ungherese.