PASQUALI, Giorgio (XXVI, p. 449)
Filologo classico, morto a Belluno il 9 luglio 1952. Dal 1930, oltre che professore nell'univ. di Firenze, fu anche direttore del seminario di filologia classica nella Scuola normale superiore di Pisa, nella quale profuse gran parte delle sue energie. Era accademico d'Italia.
Tra la più recente produzione filologica del P., si segnalano la Preistoria della poesia romana, Firenze 1936, e la 2ª ed., accresciuta, della classica Storia della tradizione e critica del testo, Firenze 1952. Ma il P. accentuò soprattutto, nella sua più recente attività, l'interesse per i problemi "stravaganti" rispetto alla filologia pura: si vedano non solo le Terze pagine stravaganti, Firenze 1942, e le Stravaganze quarte e supreme, Venezia 1951 (e fu fatta una raccolta: Vecchie e nuove pagine stravaganti di un filologo, Firenze 1952), ma anche altri scritti in cui mostrò di essere aperto ad alcuni dei problemi culturali più vivi del tempo: Università e scuola, Firenze 1950; Conversazioni sulla nostra lingua, Torino 1953; Storia dello spirito tedesco nelle memorie di un contemporaneo (Ludwig Curtius), Firenze 1953.
Bibl.: Necr. in Atene e Roma, n. s., I (1952), pp. 210-44 (scritti di A. Ronconi, T. Bolelli, S. Mariotti, S. Timpanaro, A. La Penna, F. Chiappelli); F. Klingner, in Gnomon, XXV (1953), pp. 60-62; A. Mancini, G. P. e l'unità della critica filologica, in Studi italiani di filologia classica, XXVII-XXVIII (1956), pp. 1-5 (ibid., pp. XI-XXXI, elenco degli scritti del P., a cura di E. Grassi).