MANGANELLI, Giorgio
(App. IV, II, p. 385)
Scrittore italiano, morto a Roma il 28 maggio 1990. Collaboratore de Il Corriere della Sera, de Il Messaggero e di vari altri quotidiani e periodici, con D. Isella ha creato e diretto la Fondazione Pietro Bembo.
Nell'opera di M. rimane costante il rifiuto della forma letteraria tradizionalmente intesa: la sua scrittura, basata su ardite invenzioni di immagini e di lingua, ostentatamente esclude ogni trama, ogni oggetto, proponendosi come ''celebrazione dell'inane''. La letteratura è un ''artificio'' che si confronta sempre e soltanto con se stessa.
Non è possibile inquadrare le opere di M. in una precisa categoria letteraria: esse infatti scaturiscono sempre da un intreccio inestricabile di racconto, visione, trattato, analisi interiore. Fra le principali si ricordano: Centuria (1979); Amore (1981); Discorso dell'ombra e dello stemma o del lettore e dello scrittore considerati come dementi (1982); Dall'inferno (1985); Tutti gli errori (1986); Rumori o voci (1987); Encomio del tiranno scritto all'unico scopo di fare dei soldi (1990); Palude definitiva (1991); Il presepio (1992, come il precedente uscito postumo a cura di E. Flamini). Una scelta di pagine di narrativa e di critica è in Antologia privata (1989). Saggi di critica letteraria e artistica, prefazioni, articoli di costume sono raccolti in Angosce di stile (1981), Laboriose inezie (1986), Salons (1987), Improvvisi per macchina da scrivere (1989). Esperimento con l'India (1992) è il racconto di un viaggio in India.
Bibl.: G. Ferroni, G. Manganelli, in Novecento, vol. x, Milano 1979; G. Ottone, Barocco di Manganelli, ibid.; M.L. Vecchi, G. Manganelli, in Belfagor, 37 (1982); G. Zuccarino, Il risvolto di Manganelli, in Alfabeta, 57 (1984); G. Galliano, Letteratura e cultura in Giorgio Manganelli, Firenze 1986; R. Petri, Discesa all'inferno, in Leggere, 41 (maggio 1992).