GASLINI, Giorgio
Pianista, compositore e direttore d'orchestra di jazz, nato a Milano il 22 ottobre 1929. Dopo le esperienze giovanili con Gil Cuppini, E. Volonté e l'Orchestra del Momento, e l'incisione di Concerto Riff, nel 1948, con un trio costituito dal clarinettista G. Stefani e dal batterista Cuppini, ha compiuto rigorosi studi presso il conservatorio di Milano, conseguendo 6 diplomi e acquisendo una notevole preparazione nel campo della musica contemporanea.
Al secondo Festival del Jazz di Sanremo (1957), con il proprio ottetto ha presentato il brano Tempo e relazione, che rappresenta il primo tentativo europeo di fusione fra jazz e musica dodecafonica. Oltre a dirigere le principali orchestre sinfoniche italiane e a comporre, tra le altre, la colonna sonora del film La notte di M. Antonioni, G. ha realizzato dischi di alto livello: Oltre (1963), Dall'alba all'alba (1964), Nuovi sentimenti (1966), La stagione incantata e Grido (1968), Newport in Milan e Africa (1969), Message e Fabbrica occupata (1973), Colloquio con Malcom X (1974, la prima ''opera jazz'' italiana), Concerto della libertà - Universo donna e Canti di popolo in jazz (1975), Murales (1976), Free actions (1977), Graffiti (1978), Live at the Public Theatre in New York (1980), Gaslini plays Monk (1981), originale rivisitazione di temi monkiani; Indian suite (1983), Schumann reflections e Monodrama (1984), Skies of China (1985), Multipli (1988) e Ayler's Wings (1991), rilettura della musica ayleriana. Vanno inoltre ricordate le incisioni in collaborazione con J.-L. Ponty (G. Gaslini meets J.-L. Ponty, 1973), con R. Rudd (Sharing, 1978), con E. Gomez (Ecstacy, 1981) e con A. Braxton (Four pieces, 1981).
Musicista di profonda preparazione accademica, ha insegnato nei conservatori di Roma e di Milano e ha pubblicato i volumi Musica totale (1976) e Tecnica e arte del jazz (1981), contribuendo in maniera risolutiva alla conoscenza e all'affermazione del jazz più qualificato in Italia. Tra le sue numerose composizioni sinfoniche o da camera si segnalano Logaritmos (1955), Magnificat (1963), Chorus (1965), Segnali e Totale i (1967), Totale ii e Drakon (1968) e Contagio (1971). Ha compiuto tournées in tutto il mondo e nel 1967 è stato il primo musicista italiano vincitore nel referendum mondiale di Down beat, la più prestigiosa rivista di jazz.
Bibl.: E. Cogno, Jazz inchiesta Italia, Bologna 1971; G. Cane, Canto nero: il ''Free jazz'' degli anni '60, Rimini 1973; A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afroamericana, Milano 1975; M. Mannucci, F. Fossati, I grandi del jazz, ivi 1979; G.C. Roncaglia, Una storia del jazz, Venezia 1979-82; F. Fayenz, Musica per vivere, Bari-Roma 1980; L. Cerchiari, G. Gualberto, G. Piacentino, M. Piras, Il jazz degli anni Settanta, Milano 1980; F. Fayenz, Jazz e jazz, Bari-Roma 1981; Grande Enciclopedia del jazz, a cura di A. Mazzoletti, Roma 1982; A. Zoli, Storia del jazz moderno italiano, ivi 1983; Ph. Carles, A. Clergeat, J.-L. Comolli, Dictionnaire du jazz, Parigi 1988 (trad. it., Roma 1989).