DEL VECCHIO, Giorgio
Giurista, nato a Bologna il 26 agosto 1878. Laureatosi a Genova nel 1900, fu professore di filosofia del diritto nelle università di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911); dal 1920 insegna la stessa materia nella Università di Roma, di cui è stato anche rettore (1925-27).
Dirige dal 1921 l'Archivio giuridico Filippo Serafini e la Rivista internazionale di filosofia del diritto, da lui fondata. A ricordare il 25° anno del suo insegnamento furono pubblicati due volumi di Studi filosofico-giuridici dedicati a G. Del V. (Modena 1930-1931).
Opere giuridiche principali: Il sentimento giuridico, Torino 1902 (2ª ed., 1908); I presupposti filosofici della nozione del diritto, Bologna 1905 (trad. spagnola, Madrid 1908; inglese, Boston 1914); Il concetto del diritto, ivi 1906 (2ª ed., 1912); Il concetto della natura e il principio del diritto, Torino 1908 (2ª ed., Bologna 1922); Su la teoria del contratto sociale, Bologna 1906; Il fenomeno della guerra e l'idea della pace, Sassari 1909 (2ª ed., Torino 1911; trad. ted., Lipsia 1913); Sulla positività come carattere del diritto, Modena 1911; Sui principi generali del diritto, ivi 1921; La giustizia, Roma 1923 (2ª ed., Bologna 1924); Sulla statualità del diritto, ivi 1929; Lezioni di filosofia del diritto, Città di Castello 1930 (3ª ed., Roma 1936; trad. spagn., Barcellona 1935; franc., Parigi 1936; ted., Berlino 1937); Saggi intorno alla stato, Roma 1935; Diritto ed economia, ivi 1935; L'homo juridicus, ivi 1936. Tra gli scritti varî segnaliamo: Le valli della morente italianità: il ladino al bivio, Roma 1912; Le ragioni morali della nostra guerra, Firenze 1915 (6ª ed., Città di Castello 1916); G. D. Romagnosi nel primo centenario della sua morte, Roma, 1936.