COLLI, Giorgio
Filosofo e storico della filosofia, nato a Torino il 16 gennaio 1917, morto a San Domenico di Fiesole il 6 gennaio 1979. Insegnante di filosofia presso il liceo Machiavelli di Lucca (1942-49), è stato professore di Storia della filosofia antica nell'università di Pisa dal 1949 fino alla morte. Studioso discreto e tenace, fedele all'influenza di P. Martinetti e, per suo tramite, di Schopenhauer e del pensiero orientale, ha coltivato insieme studi filologici secondo la tradizione di Burckhardt e Nietzsche. Il suo contributo più rilevante è l'edizione del ''testo critico originale'' di Nietzsche, Werke. Kritische Gesamtausgabe (1967 ss.), con M. Montinari (trad. it., 1964 ss.), e una nuova edizione critica, testo e commento, dei filosofi greci arcaici, rimasta interrotta: Sapienza greca (3 voll., 1977-80). Notevoli, per l'indipendenza rispetto a consolidate tradizioni idealistiche, le traduzioni di Aristotele, Organon (1955; 1970; v., contra, rec. di L. Minio Paluello, in Giornale critico della filosofia italiana, 1956, n. 2) e di Kant, Critica della ragione pura (1957; 19772).
Opere principali: Physis kryptesthai philei (1948); Filosofia dell'espressione (1969); Dopo Nietzsche (1974); La ragione errabonda. Quaderni postumi (1982); Per una enciclopedia di autori classici (1983; con una nota di G. Lanata).
Bibl.: H. J. Schmidt, Nietzsche: Werke - ein kritischer Zwischenbericht, in Philosophische Rundschau, 24 (1977); G. Cambiano, La sapienza greca di G. Colli, in Rivista di filosofia, 1980, 1; G. Colli. Incontro di studio, a cura di S. Barbera e G. Campioni, Pisa 1981 (Milano 1983); B. Negroni, Odissea della ragione, Chieti 1984; M. G. Ciani, G. Colli, in Belfagor, 1987, 3 (con bibl. degli scritti di e su G. Colli).