Caproni, Giorgio
Poeta italiano, morto a Roma il 22 gennaio 1990. Ha collaborato a diversi periodici e quotidiani, fra cui La Fiera letteraria, Il Punto, La Nazione. Nel 1982 ha ricevuto il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei.
Nella ricerca costante di una limpida trasparenza, l'opera di C., uno dei poeti più liberi del nostro tempo, presenta soluzioni di grande efficacia e novità, riducendo progressivamente i versi a essenziali frasi rimate in una dizione quasi aforistica, caratterizzata da grande scioltezza e dall'importanza attribuita ai minimi particolari verbali. L'apparente chiarezza cela tuttavia una complessa visione esistenziale, e alle incisive rappresentazioni di paesaggi e figure, alle immediate espressioni delle gioie e dei dolori del vivere quotidiano si accompagna il sentimento angoscioso dell'infruttuoso tentativo da parte dell'individuo di cogliere un significato globale nel cosmo e nel proprio esistere.
L'intera opera poetica di C. è riunita nel volume Poesie 1932-1986 (1989), che comprende tutte le raccolte già edite (successive al 1960: Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee, 1965; Il muro della terra, 1975; Erba francese, 1979; Il franco cacciatore, 1982; Il conte di Kevenhüller, 1986) e gli inediti Versicoli del controcaproni. È stato anche autore di racconti (Il labirinto, 1984) e traduttore di Proust, Céline, Char, Frénaud e altri scrittori francesi.
bibliografia
P. V. Mengaldo, Poeti italiani del Novecento, Milano 1978.
G. Bàrberi Squarotti, G. Caproni, in Novecento. I contemporanei, vol. 9, ivi 1979, pp. 8449-63.
B. Frabotta, Il primo libro di G. Caproni, in La rassegna della letteratura italiana, 39 (1985), pp. 27-52.
Il secondo libro di G. Caproni, ibid., pp. 310-25; Il terzo libro di G. Caproni, ibid., 40 (1986), pp. 414-28.
Genova a Giorgio Caproni, a cura di G. Devoto e S. Verdino, Genova 1986.
L. Surdich, G. Caproni. Un ritratto, ivi 1990.