BERTI, Giorgio
Figlio di un dipendente dell'Accademia di Belle Arti, Giovanni Cosimo, e di Teresa Borgiotti, nacque a Firenze il 19 luglio 1789; fu allievo in patria di Pietro Benvenuti e ne accettò in gioventù il retorico stile neoclassico. Diligente frequentatore dell'Accademia, già il 9 apr. 1809 vi vinceva un premio semestrale coi bozzetto Carlo d'Angiò, e il 29 sett. 1810 venne premiato per il nudo: a questi dovevano seguire diversi altri premi, sino al conseguimento, nel 1816, di un pensionato quadriennale a Roma del quale (dal 5 novembre) si trova resoconto nell'archivio dell'Accademia. A Firenze furono molto apprezzati i saggi di studio del B. (si citano il primo, una copia a grandezza naturale della Madonna di Foligno di Raffaello, anteriore al 1818, e l'ultimo, Erminia tra i pastori, del 1821), tanto che nel 1822 egli venne proposto e accettato nel corpo accademico, ed era già socio dell'Accademia di S. Luca.
L'Erminiatra i pastori, citata anche dal Saltini, è oggi sconosciuta; la prima tela che ci è conservata è invece la Santa Felicita che incita i figli al martirio nella chiesa di S. Felicita, che autori contemporanei citano come dipinta a Roma e risalente agli anni 1822 0 1824. Infatti la tela è firmata in basso a destra "G. Berti F. a Roma nel 182…"; l'ultimo numero è illeggibile data l'usura dei bordi della tela. Nel quadro sono scoperti i richiami al Benvenuti e al David; i costumi anticheggianti, i gesti enfatici e scontati, i gelidi, squadrati edifici sul fondo ne fanno un esempio tipico e ingrato del neoclassicismo mediocre.
Al di fuori della notizia che nel 1844 il B. fece parte della commissione che stimò i disegni di Andrea del Sarto poi donati da E. Santarelli al Gabinetto degli Uffizi (cfr. Disegni ital. della coll. Santarelli [catal.], Firenze 1967, p. 16), mancano del tutto ulteriori notizie sulla vita del Berti. In un periodo successivo al quadro di S. Felicita fece per la chiesa di S. Maria Maggiore una tela d'altare con l'Elemosina di s. Camillo de Lellis, oggi conservata nel convento.
La datazione, 1816, che il Paatz propone è inaccettabile. In quest'opera lo stile del pittore appare molto diverso dal rigido neoclassicismo della S. Felicita, e verosimilmente conscio delle novità romantiche del Bezzuoli, che è forse il responsabile dell'aura più sentimentale, intima della scena, del bel ritratto di giovane al centro, del cordiale episodio di elemosina nello sfondo; mentre in ultimo piano il Colosseo eroso e in rovina testimonia, efficacemente - confrontato coi solidi edifici della S. Felicita - il cambiamento degli interessi dell'artista. Questo mutamento e visibile anche nella sfarzosa scenografia gotica, da interno verdiano, del bozzetto con Cristoforo Colombo reduce dall'America dinanzi ai Reali di Spagna della Galleria degli Uffizi (inv. 1890, n. 7846). La tela, venuta alla luce nella mostra dei bozzetti del 1952, apre uno spiraglio, che per ora non appare possibile allargare, sull'attività del B. come pittore di quadri storici.
Un'ultima opera dell'artista, databile al 1845-50 e di scarso interesse, è il Ritratto di Gerolamo Gaddi, benefattore dell'ospedale degli Innocenti a Firenze nel 1521, che fa parte di una serie di più di sessanta ritratti ideata a quest'epoca dal direttore dell'ospedale ed eseguita per beneficenza - e con poco impegno - da quasi tutti i pittori fiorentini dell'epoca. Il B. mori a Firenze il 2 apr. 1868.
Fonti e Bibl.: Firenze, Arch. dell'Opera dei Duomo: Battezzati maschi del 1789, lettera G; Comune di Firenze: Certificati di morte, anno 1868, lettera B.; Firenze, Arch. dell'Acc. di Belle Arti, filza L (1809-1810), fasc. 12, 50 bis; filza 2 (1813), fasc. 22; filza 3 (1814), fasc. 68; filza 5 (1816), fasc. 34, 51; filza 6 (1817), fasc. 29; filza 7 (1818), fasc. 37, 68; filza 8 (1819), fasc. 57; filza 9 (1820), fasc. 5;filza 10 (1821), fasc. 47; filza 11 (1822), fasc. 44; L. Biadi, Not. sulle antiche fabbriche di Firenze non terminate, Firenze 1824, p. 194; (G. Balocchi?), Illustraz. dell'I. e R. Chiesa Parrocchiale di S. Felicita, Firenze 1828, p. 52; F. Fantozzi, Nuova guida… della città e contorni di Firenze, Firenze 1842, pp. 423, 490, 619; G. E. Saltini, Le arti belle in Toscana da mezzo il sec. XVIII ai dì nostri, Firenze 1862, p. 58; U. Cherici, Guida storico-artistica del R. Spedale degli Innocenti di Firenze, Firenze 1926, p. s2; W. e E. Paatz, Die Kirchen von Florenz, II, Frankfurt a. M. 1941, p. 67; III, ibid. 1952, p. 632; Bozzetti delle gallerie di Firenze (catal.), Firenze 1952, p. 59, n. 124; U.Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 476; A.M. Comanducci, Diz… dei pittori ital. moderni, Milano 1945, I, p. 58.