giocatore patologico
Chi non riesce più a smettere di giocare.
• Gianni (nome di fantasia) è un ex giocatore patologico. Ha poco più di 40 anni. «Per quattro anni sono rimasto prigioniero dei videopoker. Per quelle macchinette ho rischiato di perdere tutto: famiglia, lavoro. Oggi ne sono fuori. Grazie alla forza di mia moglie, che mi è rimasta sempre accanto, e all’aiuto della terapia di gruppo, ho ritrovato la mia vita». (Matthias Pfaender, Adige, 24 gennaio 2012, p. 28, Rovereto) • Vincere o perdere non ha alcuna importanza, i giocatori patologici cercano semmai il gusto della sconfitta. (Maria Lombardi, Messaggero, 18 dicembre 2013, p. 24, Salute e benessere) • Massimiliano Pucci, presidente di Astro, l’associazione che riunisce gli operatori del settore dei giochi, sferza: «Sono anni che denunciamo la mancanza di dati certi sui giocatori patologici e che chiediamo come vengono assegnati i fondi per il contrasto alla ludopatia e per fare cosa». (Marco Menduni, Secolo XIX, 21 ottobre 2017, p. 4, Politica).
- Composto dal s. m. giocatore e dall’agg. patologico.
- Già attestato nella Stampa del 5 maggio 1979, Tuttolibri, p. 3 (Giovanni Arpino).
> Gap, gioco compulsivo, gioco-dipendente, ludodipendenza, ludopatia.