GRASSI, Gioachino
Nacque a Mondovì il 3 luglio 1753 da Giovanni e Maria Cristina Zavatteri. Battezzato coi nomi di Giuseppe Maria Gioachino Antonio, fu sempre chiamato solo Gioachino. La famiglia paterna era tra le più influenti del luogo, e suoi membri avevano spesso ricoperto cariche nell'amministrazione cittadina. Il padre ottenne la creazione della contea di Santa Cristina, della quale fu infeudato nel 1775; il titolo nel 1787 andò al primogenito Michelangelo, nato nel 1749.
D'accordo con la famiglia, il G. decise presto di abbracciare la carriera ecclesiastica: entrato nel seminario di Mondovì, venne ordinato sacerdote nel 1774. Continuò gli studi nella facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, conseguendo la laurea il 2 ag. 1776. Il 5 nov. 1780 divenne canonico della cattedrale di Mondovì, subentrando a uno zio paterno, e in seguito prevosto. L'8 febbr. 1788 ebbe la nomina di cavaliere dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.
Subito dopo la laurea aveva incominciato un'intensissima attività di ricerca storica, che lo portò soprattutto a esaminare gli archivi e le biblioteche locali; tale attività, svolta per tutta la vita, lo rese uno tra i massimi conoscitori dei più vari aspetti della storia locale, che costituì sempre il suo principale, se non unico, interesse di studioso. Il G. divenne noto nell'occasione della sua prima pubblicazione (rimasta forse la più importante, e certo la più impegnativa): le Memorie istoriche della Chiesa vescovile di Monteregale in Piemonte dall'erezione del vescovado sino a' nostri tempi (I-II, Torino 1789). L'opera gli ottenne, oltre al consenso degli eruditi locali, l'approvazione di Pio VI, che lo elogiò in un breve apposito.
Negli anni successivi pubblicò altri tre volumi, tutti a Mondovì: Notizie istoriche dei santi protettori della città di Monteregale (1793); Della tipografia in Mondovì (1804; una prima edizione meno ampia era comparsa tre anni prima a Torino, con lo pseudonimo di Carino e il titolo Dissertazione istorica su la monregalese tipografia); Dell'Università degli studi in Mondovì (1804). L'attività di studioso lo portò a stringere amicizia con alcuni tra i principali intellettuali piemontesi dell'epoca, come C. Denina e G.F. Galeani Napione.
L'interesse principale dell'opera storiografica del G. sta nella grande quantità di informazioni, molto spesso di prima mano, che ebbe sempre lo scrupolo di fornire a supporto del quadro tracciato. Seppe mettere a frutto la lezione della grande stagione erudita settecentesca, come risulta evidente soprattutto dall'uso rigoroso delle fonti. Le opere palesano il disinteresse dell'autore per la cura formale: la sua prosa fu estremamente asciutta, strutturata in una sintassi elementare e priva di qualsiasi attenzione per la ricerca stilistica.
Il G. condusse una tranquilla vita di studi fino al 1796, quando l'esercito napoleonico si scontrò vittoriosamente con le milizie piemontesi nella battaglia di Mondovì (19-21 aprile). Fece allora parte della delegazione cittadina inviata a parlamentare col Bonaparte, che gli assegnò anche, a protezione, una piccola scorta. Negli anni successivi, per motivi di opportunità, mantenne rapporti di collaborazione con i Francesi, pur essendo (in sintonia col proprio stato nobiliare e con l'appartenenza al clero) nettamente ostile alle idee rivoluzionarie. Così, diversamente da molti prelati e nobili locali, poté condurre una vita relativamente tranquilla e concorse a ottenere importanti risultati a vantaggio della città e, soprattutto, della diocesi, come la tutela di buona parte delle dotazioni dei conventi del circondario, soppressi nel 1802, e il ripristino del vescovato, del capitolo e del seminario (decreto napoleonico 5 maggio 1804). Dopo la restaurazione della monarchia sabauda (maggio 1814) poté dedicare i suoi ultimi anni agli studi.
La gran parte della produzione storiografica del G. (circa settanta lavori) rimase manoscritta e si conserva quasi per intero a Mondovì, presso la Biblioteca Montezemolo e presso l'Archivio capitolare. Si tratta di opere riguardanti la storia della sua famiglia (come le Memorie genealogiche della famiglia Grassi), le vicende letterarie locali (come la Biblioteca degli scrittori di Mondovì) o la storia ecclesiastica locale (come i due volumi di Supplemento alle Memorie storiche della Chiesa monregalese). Di particolare rilievo, anche per mole, i due volumi di Memorie di famiglie cittadine del Monteregale. Alcuni testi sono stati editi da cultori di storia locale, come la Breve relazione dell'arrivo del papa Pio VII in Mondovì il 13 ag. 1809 e della sua partenza seguita il dì 15 di detto mese, a cura di E. Morozzo della Rocca (Mondovì 1887). Particolare interesse hanno suscitato le Memorie contemporaneamente scritte dei successi in Mondovì dal 19 apr. 1796 sino al 19 ag. 1804, resoconto dell'occupazione francese e della resistenza di Mondovì, al quale sono intercalati frequenti commenti che ne fanno un documento di parte, anche se sostanzialmente attendibile riguardo ai fatti principali. Una prima parte del testo è stata pubblicata in G. Carboneri, La battaglia di Napoleone I a Mondovì, Mondovì-Breo 1938, pp. 45-118; una seconda è stata edita dallo stesso studioso (ma con rimaneggiamenti, tagli e un sistematico ammodernamento linguistico, che ne stravolgono il dettato) in Occupazione francese del Piemonte nel 1798. Rivolta nel Mondovì, in Boll. della R. Deputazione subalpina di storia patria. Sezione di Cuneo, XIV (1942), 22, pp. 21-79; XV (1943), 23, pp. 3-32. L'edizione è stata completata, in modo più fedele all'originale, da E. Piglione, Mondovì e i Francesi dal 1800 al 1804, ibid., XV (1943), 24, pp. 7-61; XVI (1944), 25, pp. 3-44.
Il G. morì a Mondovì il 6 maggio 1819; nel testamento lasciò il materiale storico raccolto con le ricerche di una vita all'Archivio capitolare cittadino, perché non venisse disperso e fosse messo a disposizione degli studiosi.
Fonti e Bibl.: Fra i contributi più rilevanti sul G.: E. Morozzo della Rocca, Sulla storia del Comune di Mondovì, Mondovì 1868, pp. 20-23, 41-44, 47, 50-55; Id., Della vita e degli scritti di G. G. di Santa Cristina, Mondovì 1886; A. Michelotti, Storia di Mondovì, Mondovì 1920, pp. 491 s., 501 s., 520, 522 s., 528, 539, 542; G. Carboneri, La battaglia…, 1938, cit., pp. 3-43; D. Occelli, Il Monregalese nel periodo storico napoleonico, Mondovì 1950, passim; R. Amedeo, Vicende della Chiesa monregalese e del suo clero nell'età napoleonica (1789-1815), in La diocesi di Mondovì. Le ragioni di una storia, Mondovì 1989, pp. 137-187 passim.