GINZBURG, Natalia, nata Levi
Scrittrice, nata a Palermo il 14 luglio 1916; vedova di Leone Ginzburg (v. App. II, 1, p. 1056), ha sposato in seconde nozze l'anglista Gabriele Baldini.
Formatasi nell'ambiente degli intellettuali antifascisti torinesi, il suo primo libro di racconti, La strada che va in città (Torino 1942), uscì, per ragioni razziali, con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte; dopo la liberazione ha pubblicato un romanzo, È stato così (ivi 1947), e successivamente un altro romanzo, Tutti i nostri ieri (ivi 1952), e tre racconti lunghi, Valentino (ivi 1957). La narrativa della G., che per qualche aspetto risente di quella di C. Pavese, mira a rendere con distacco oggettivo una realtà quotidiana, quasi di cronaca, colta nel suo fluire: ed è venuta approfondendo in senso psicologico, con risultati artisticamente sempre più persuasivi, il proprio campo d'osservazione etico-sociale, che ha al centro una o più figure di donne "sacrificate", ma accettanti animosamente il loro destino.
Bibl.: A. Camerino, in Il Mattino del Popolo, Venezia 11 dic. 1947; R. Ramat, in Avanti!, Roma 31 genn. 1953; F. Virdia, in La Voce repubblicana, 22 febbr. 1953; P. Citati, in Belfagor, maggio 1953; C. Varese, in Nuova Antologia, luglio 1953; A. Bocelli, in Il Mondo, 8 ottobre 1957.