CERVI, Gino
Attore, nato a Bologna il 3 maggio 1901. Figlio di Antonio, cronista e cultore di cose teatrali, fu attor giovane nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli, e nel 1925 in quella guidata da Luigi Pirandello; poi con la Ferrati-Picasso, con la Melato, e prim'attore con la Tòfano-Maltagliati. Nel 1938 si affermò definitivamente, nella compagnia del Teatro Eliseo di Roma, fra i migliori attori italiani: bella voce, calda dizione; estesa gamma, dal comico al drammatico. Si è cimentato anche nel dramma shakespeariano (Otello, Falstaff) benché sia forse più gradito al pubblico nel repertorio moderno. Da tempo si è dedicato, con largo successo, al cinematografo.
Quasi tutta la sua produzione in costume, da Corona di Ferro all'Aquila nera, è fondata sugli aspetti più evidenti ed esteriori della sua personalità: la facilità alla violenza, al largo gesto d'ispirazione teatrale, agli atteggiamenti sforzati; molto più efficace la sua recitazione quando gli fu data la possibilità di mettere in evidenza la schiettezza e la misura che sono le sue doti più genuine, come in Quattro passi fra le nuvole (regìa di Alessandro Blasetti) e ne I Miserabili diretto da R. Freda.