Arias, Gino
Storico ed economista, nato a Firenze nel 1879 e morto a Córdoba, Argentina, nel 1940. Dal 1909 insegnò economia politica all’università di Genova, poi a Firenze (1924) e a Roma (1938). Sostenitore del fascismo, fu deputato (1934-39); lasciò l’Italia a causa delle leggi razziali. Pubblicò, fra l’altro, studi sulla storia delle istituzioni medievali (Il sistema della costituzione economica e sociale italiana nell’età dei Comuni, 1905) e un corposo lavoro sulla Questione meridionale (1921-1922).
Nel saggio Il pensiero economico di Niccolò Machiavelli («Annali di economia», 1928, 4, pp. 1-30), in polemica con il ‘materialista’ Vincenzo Tangorra (Il pensiero economico di Niccolò Machiavelli, in Id., Saggi critici di economia politica, 1900, pp. 121 e segg.), A. sostiene che in M. «la prevalenza dell’elemento volitivo [su quello economico] è sempre decisamente osservata». In tale prospettiva, M. deplora «la proprietà fondiaria inoperosa» e valorizza la frugalità dei popoli, il contenimento del conflitto fra le classi e l’incremento demografico (al riguardo, Tangorra aveva invece colto in Discorsi II v 16 l’idea che «l’incremento della popolazione non sempre costituisce un bene»; Il pensiero economico, cit., p. 147). A. dà rilievo all’apprezzamento di M. per l’ordinamento fiscale delle città tedesche, fondato su contributi volontari e segreti (Discorsi I lv 11-14): un ordinamento che non potrebbe sussistere se non sulla base della devozione dei cittadini allo Stato. Il saggio di A. attirò l’interesse di Antonio Gramsci (Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, 1975, pp. 1038-39), e, per suggerimento di Gramsci, di Piero Sraffa; nei paragrafi machiavelliani evidenziati da A., Sraffa ritenne di cogliere «una grande analogia con un economista inglese del 1600, William Petty» (Tatiana Schucht ad A. Gramsci, 27 aprile 1932, in A. Gramsci, Lettere dal carcere, 1965, p. 616). Gramsci si domanda se M. «abbia [...] anticipato qualche esigenza che ha poi trovato espressione nei fisiocratici» (Quaderni..., cit., p. 1575); ma le analogie più significative fra M. e Petty (per es., sulla proporzione diretta tra numerosità demografica e ricchezza della nazione) non sembrano andare oltre i confini di una visione mercantilistica.
Bibliografia: G. Sasso, Niccolò Machiavelli. Il pensiero politico, Bologna 1993, p. 597; J. Barthas, L’argent n’est pas le nerf de la guerre. Essai sur une prétendue erreur de Machiavel, Roma 2011, pp. 15-16.