GINATRESIA (dal gr. γυνή "donna", α privativo e τρῆσις, "foro")
E la chiusura del canale genitale femminile in un punto più o meno limitato del suo decorso (atresia imenale, o retro-imenale, vaginale, cervicale); può essere circoscritta sotto forma d'un sepimento trasversale, oppure estendersi a tratti notevoli, fino talvolta a interessare tutta la vagina e il collo dell'utero. Non raramente s'associano altri difetti di sviluppo dell'apparato sessuale femminile, interessanti anche le porzioni craniali dei condotti di Müller, dai quali il condotto genitale femminile trae origine. Accanto a ginatresie acquisite per azioni traumatizzanti, causticazioni e processi infiammatorî o necrotici (specie dopo malattie infettive puerperali o dell'età infantile), si deve perciò ammettere la possibilità di atresie congenite, per primitive anomalie di conformazione, o per processi irritativi locali svoltisi durante la vita intrauterina. Ne consegue un ristagno a monte del punto occluso dei prodotti di secrezione delle parti alte genitali e, dopo la pubertà, di sangue mestruale (ematocolpo, ematometra, ematosalpinge). La cura è esclusivamente chirurgica; consiste nell'incisione del sepimento, nello scollamento delle parti collabite e fuse; in alcuni casi può essere necessaria anche la creazione d'una vagina artificiale.