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LE CLERCQ, Gilles

di François L. Ganshof. - Enciclopedia Italiana (1933)
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LE CLERCQ, Gilles

François L. Ganshof.

Nato a Tournai nel 1530, da famiglia patrizia. Fece i suoi studî di diritto e pare che abbia esercitato la professione di avvocato nella città nativa. Conquistato presto alla riforma calvinista, divenne, negli affari politici, l'agente dei concistori calvinisti. Nel 1565 redasse la dichiarazione che doveva servire ad unire i nobili dei Paesi Bassi, per reclamare, l'anno dopo, dalla reggente Margherita di Parma, il ritiro delle misure di rigore contro l'eresia (v. gueux). Egli tentò, ma senza riuscirvi, sul principio del 1566, di associare a questo passo anche i signori luterani tedeschi; e si recò con questo intento in Germania, d'accordo con Ludovico di Nassau. In quel momento egli esercitò la sua azione soprattutto nel campo politico e cercò di associare i cattolici e i protestanti in una sola lotta contro l'assolutismo del re Filippo II. Ma presto la reazione provocata dagli eccessi degl'iconoclasti fece crollare questa politica e L. rimase uno dei capi del partito protestante, che continuò da solo la resistenza. Redasse la richiesta, presentata l'8 febbraio 1567 dal conte di Bréderode in nome dei signori del partito, con la quale si pregava Margherita di Parma di far cessare la repressione della rivolta dei calvinisti perseguitati nel Hainaut. Lo scacco subito da questo passo, determinò L. a unirsi ai partigiani della ribellione immediata; e in quello stesso anno egli fu a fianco di Giovanni di Marnix, signore di Tolosa, quando questi tentò, benché senza successo, un colpo di mano sull'isola di Walcheren. Perciò all'arrivo del duca d'Alba nei Paesi Bassi L. fu fra le persone deferite al Conseil des troubles. Il 2 novembre 1568 fu condannato in contumacia all'esilio e alla confisca di tutti i suoi beni. Si rifugiò in Germania. Sono ignoti il luogo e la data della sua morte.

Bibl.: C.-A. Rahlenbeek, in Biographie nationale, XI, Bruxelles 1890-91, coll. 580-82; Rachfahl, Wilhelm v. Oranien, Halle e l'Aia 1906-1924, voll. 3; H. Pirenne, Hist. de Belgique, III, Bruxelles 1907.

Vedi anche
Delors, Jacques-Lucien-Jean Delors ‹dëlòor›, Jacques-Lucien-Jean. - Economista e uomo politico francese (Parigi 1925). Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi ai titoli e al mercato monetario. Impegnato fin dal 1950 nell'attività sindacale, ... Bruxelles (fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (148.8731 ab. nel 2008); la regione di Bruxelles-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.  ● Bruxelles sorge in posizione centrale nello Stato, dove le colline brabantine digradano nella pianura percorsa dalla ... Belgio Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e O). ● Dal 1993 è uno Stato federale, nel quale trovano riconoscimento le regioni autonome di Fiandra, ... Paesi Bassi Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione nella lotta incessante per guadagnare terreno alle acque, ha forma grossolanamente quadrangolare: ...
Vocabolario
le³
le3 le3 pron. pers. e dimostr. f. pl. [lat. ĭllae, nomin. f. pl. di ĭlle «egli»]. – Corrisponde al sing. la, come compl. oggetto, e ne segue l’uso: le ricordo benissimo (quelle due donne, o quelle tue osservazioni); io certe cose non le...
le roi est mort, vive le roi!
le roi est mort, vive le roi! ‹lë ru̯à è mòor vìiv lë ru̯à› (fr. «il re è morto, viva il re!»). – Formula con cui nella monarchia francese precedente alla rivoluzione si annunciava al popolo contemporaneamente la morte del re e l’avvento...
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