GIARO (ἡ Γύαροσ, Gyărus o Gyăra; oggi Giura, A. T., 81-83)
Isoletta nel centro del gruppo meridionale delle Cicladi, sterile e importuosa e oggi disabitata, con alture rocciose (fino ai 300 metri) a picco sul mare, meno qualche tratto di spiaggia sabbiosa verso oriente. Da questa parte, presso a resti di un antico porto, si rinvengono pure le rovine dell'antica cittadina di pescatori e di cercatori di porpora. Nel 29 a. C. gli abitanti inviarono ad Augusto un'ambasceria, per ottenere una riduzione dell'imposta di 150 dracme annue. Nel secolo III a. C. l'isola coniò delle monetine di bronzo, dalle quali possiamo supporre in essa un culto di Artemide. In epoca imperiale l'isola fu temuto luogo di esilio: sotto Tiberio vi fu esiliato, per es., C. Silano.
Bibl.: L. Ross, Inselreisen, Stoccarda e Tubinga 1840-45, I, p. 5; II, p. 70 seg.: C. Bursian, Geogr. v. Griechenland, II, Lipsia 1868, p. 348 segg., 467; Bürchner e Philippson, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 1954 seg.