MANNI, Giannicola
Pittore, nato a Perugia verso il 1460, morto il 27 ottobre 1544. Il suo nomignolo era Smicca; per una erronea interpretazione di documenti che non lo riguardano fu detto Manni e creduto di Castel della Pieve.
Facile assimilatore, educato dal Perugino del quale fu collaboratore, mostra poi nello svolgersi della sua produzione caratteri raffaelleschi e fiorentini. Molte sue pitture murali eseguite a Perugia nel palazzo dei Priori, in duomo, in S. Pietro e nel castello di Brufa e in Pacciano, andarono distrutte. Con Pietro Perugino affrescò la Cena in S. Onofrio a Firenze (1496-1499). La tavola d'Ognissanti della galleria di Perugia (1506-7) mostra la maggior parte delle figure imitate dal Vannucci mentre alcune si accostano ai tipi del Pinturicchio. Nella tavola dei Ss. Quattro Coronati, ora al Louvre (1512), già si manifestano reminiscenze raffaellesche, che si accentuano nelle Sibille della cappella del Cambio in Perugia, da lui iniziata nel 1513 e condotta a termine nel 1528. Questa cappella, vero gioiello per la sua perfetta conservazione, fu dipinta tutta da lui; affrescò tra l'altro scene della leggenda del Battista, ispirandosi al Sodoma e ad Andrea del Sarto. Fra le opere più tarde e stanche ricordiamo l'Orazione nell'orto, la Pietà, l'Incredulità di S. Tommaso, tutte nella galleria di Perugia. Educato a ottima scuola, egli fu solo buon imitatore di buoni pittori.
Bibl.: F. Canuti, La patria del pittore Giannicola, con notizie e doc., in Boll. di st. pat. per l'Umbria, XXII (1917); U. Gnoli, Giannicola di Paolo, in Boll. d'arte, 1918, pp. 33-43: id., Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923, p. 135 seg.; Perkins, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.