Minà, Gianni. – Giornalista e scrittore italiano (Torino 1938 - Roma 2023). Noto soprattutto per le sue interviste con i grandi personaggi dell’attualità, la più famosa delle quali è quella del 1987 di sedici ore a F. Castro, è stato uno dei giornalisti italiani più conosciuti all’estero, grazie ai suoi documentari spesso realizzati in collaborazione con reti internazionali. Ha iniziato la sua carriera nel 1959 come giornalista sportivo per Tuttosport, di cui è stato direttore dal 1996 al 1998. Successivamente è entrato in Rai come collaboratore dei servizi sportivi, seguendo per la rete pubblica cinque Olimpiadi, tre mondiali di calcio e i più importanti incontri di pugilato. Dopo aver esordito per il rotocalco sportivo Sprint, ha realizzato reportage e documentari per rubriche come Tv7, Dribbling, Odeon. Tutto quanto fa spettacolo, Gulliver ed è stato tra i fondatori del programma L’altra domenica. Per il Tg2, per cui ha lavorato dal 1976, ha realizzato non solo servizi sportivi ma anche reportage dall’America Latina. Nel 1981 il Presidente Pertini gli ha consegnato il Premio Saint-Vincent come miglior giornalista televisivo. Successivamente ha collaborato a Mixer, ha esordito come autore e conduttore di Blitz e ha condotto la Domenica sportiva e il talk show Storie. Direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, collaboratore di quotidiani quali la Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e Manifesto, ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra le quali: Il racconto di Fidel (1988), Un continente desaparecido (1995), Storie (1997), Un mondo migliore è possibile. Da Porto Alegre le idee per un futuro vivibile (2002), Politicamente scorretto (2007), Il mio Alì (2014), Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà (2017, con G. De Marzo), Storia di un boxeur latino (2020) e Non sarò mai un uomo comune (2021).