Rosi, Gianfranco. – Regista italoamericano (n. Asmara 1964). Documentarista dal tratto accurato e minuzioso, si richiama al genere del “cinema del reale”, riconoscendo come suoi maestri C. Chaplin e D.W. Griffith. I suoi lavori sono ambientati in uno spazio fluido e in costante movimento dal quale la percezione del reale si fa più nitida, come nel primo mediometraggio, Boatman (1993), cronaca del suo viaggio in barca lungo il Gange e della scoperta della complessità della religiosità indiana, o in zone del sociale labilmente ancorate al bordo di una devianza, come nei lungometraggi Below sea level (2008), documentario su una comunità di homeless insediati nell'area desertica del New Mexico per il quale si è aggiudicato numerosi premi nazionali e internazionali, e El sicario - Room 164 (2010), intervista a un killer messicano di Ciudad Juárez al servizio del cartello della droga. Nel 2013 ha ricevuto il Leone d'oro della 70a edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il documentario Sacro GRA – il primo girato da R. in Italia – realizzato nell’arco di tre anni lungo l’anello stradale di Roma, dove risaltano luoghi e personaggi invisibili nel grande paesaggio urbano colto in movimento. Nel 2016 con il film documentario Fuocoammare, premiato con l’Orso d’oro al Festival di Berlino, con il Gran Premio della Stampa Estera e come miglior documentario agli European Film Awards, e che ha ottenuto una nomination agli Oscar 2017 come miglior film documentario, ha raccontato le storie degli abitanti di Lampedusa, terra di confine e di speranza per i migranti. Del 2020 è il film documentario Notturno, girato nel corso di tre anni in Medio Oriente sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, in concorso alla 77a edizione della Mostra del cinema di Venezia.