MIGLIO, Gianfranco
Politologo e storico, nato a Como l'11 gennaio 1918. Laureatosi in giurisprudenza, allievo di G. Balladore Pallieri e di A. Passerin d'Entrèves, nel 1956 divenne ordinario di Storia delle dottrine politiche, nella facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della quale è stato preside dal 1959 al 1989; ha insegnato in seguito Scienza della politica presso lo stesso ateneo, di cui attualmente è professore fuori ruolo.
Il suo interesse per la storia delle istituzioni, che si è accentuato agli inizi degli anni Sessanta ma che si rintraccia già nei primi lavori sul concetto di stato nella Grecia arcaica, sulla nascita dello stato nel Medioevo e nella ricerca sul termine 'stato' nel senso moderno dell'espressione, si concreta in modo specifico nella storia dell'amministrazione. Questa è intesa, secondo la lezione weberiana, come ricerca delle primarie strutture istituzionali e come analisi della loro evoluzione e trasformazione, compiute con rigore oggettivo. Si ricorda a tal proposito, che M. ha creato e diretto un istituto di ricerca, la Fondazione Italiana per la Storia Amministrativa (FISA), di cui gli Acta Italica, l'Archivio della Fondazione italiana per la storia amministrativa, gli Annales FISA, la Bibliografia periodica sistematica internazionale di storia amministrativa hanno costituito la produzione più significativa.
Negli studi di scienza della politica, nei quali M. appare spaziare tra la ricerca della ''regolarità'' della politica (cioè le costanti di lungo periodo) e l'indagine sulla specificità dell'esperienza occidentale, spiccano quelli dedicati all'analisi del sistema politico italiano e della sua crisi. Nei lavori sullo stato ha un certo peso una specifica tradizione politica cattolica − nella sua versione se non forse più immediatamente antistatalistica, certamente meno incline alla concezione statocentrica più eminentemente laica − che sovente lo ha posto in contrasto con la storiografia liberale. M. riesamina criticamente le modalità di realizzazione e di costruzione dello stato nazionale in senso centralistico, considerando derivati da quel processo i mali presenti nella vita italiana.
Negli anni Sessanta M. preannuncia le sue tesi favorevoli al federalismo e negli anni Ottanta s'inserisce nel dibattito divenuto sempre più serrato sui problemi della riforma dello stato. Attraverso il Gruppo di Milano, nel quale hanno lavorato anche studiosi di orientamento diverso dal suo, M. ha formulato proposte e soluzioni tecniche d'ingegneria costituzionale che affiancano l'elezione delle Assemblee rappresentative alla scelta popolare diretta del capo del Governo. Convinto assertore della necessità di modificare la Costituzione italiana, M. ritiene che ciò possa avvenire soltanto mediante la rottura, anche violenta, con il sistema precedente e quindi in radicale opposizione con l'orientamento prevalente sia in sede politica sia in sede scientifica.
Fautore della Lega Lombarda (poi Lega Nord), M. ha dato veste ideologica al movimento di U. Bossi pronunciandosi dapprima contro l'immigrazione meridionale e quella extracomunitaria poi contro la partitocrazia romana e il clientelismo mafioso del Mezzogiorno. Pur non essendo iscritto alla Lega Nord (era, invece, iscritto alla Democrazia Cristiana fino al 1984), di cui si dichiara simpatizzante, è stato eletto al Senato come indipendente nelle liste leghiste nelle elezioni del 5 aprile 1992. Notevole scalpore ha suscitato il suo incitamento, condiviso anche dalla Lega, a non assolvere agli obblighi tributari in polemica con lo stato centralizzato e le sue istituzioni politiche.
Fra le sue opere: Le origini della scienza dell'amministrazione (1971); Regolarità della politica. Scritti scelti raccolti e pubblicati dagli allievi (1988); Per un'Italia federale (1990); Una costituzione per i prossimi trent'anni. Interviste sulla terza repubblica (19913). La bibliografia degli scritti di M. è in Multiformità ed unità della politica, Atti del Convegno tenuto in occasione del 70° compleanno di G. Miglio, 24-26 ottobre 1988, a cura di L. Ornaghi e A. Vitale, Milano 1992, pp. 417-26.