CANIGGIA, Gianfranco
Architetto, nato a Roma il 7 maggio 1933, morto ivi il 10 novembre 1987. Professore ordinario di Composizione architettonica all'università di Roma ''La Sapienza'', è stato docente anche nelle università di Genova e Firenze.
Allievo di S. Muratori, ne ha portato avanti, sia nella ricerca sia nell'insegnamento, il metodo, mirato all'indagine delle tipologie edilizie urbane e territoriali. Di queste ha posto in evidenza la continuità processuale delle strutture antropiche, stabilendone il collegamento con la pratica del progetto.
Autore di numerosi saggi e pubblicazioni tra cui si evidenziano: Lettura di una città: Como (1963); Strutture dello spazio antropico (1976); Composizione architettonica e tipologia edilizia: 1. Lettura dell'edilizia di base (1979), 2. Il progetto nell'edilizia di base (1984); Moderno non moderno. Il luogo e la continuità (1984); gli ultimi tre in collaborazione con l'allievo G. L. Maffei.
Tutto il suo impegno di elaborazione teorica si ritrova puntualmente nella pratica progettuale, sempre mirata all'individuazione di linguaggi figurativi originali, lontani sia dall'International Style sia dal Postmoderno.
Della sua produzione architettonica si ricordano gli edifici residenziali alla Trinità dei Pellegrini in Roma (1959-66); le scuole elementari di Isola Liri (1959-61); l'Ospedale civico di Isola Liri (1961-63); l'edificio residenziale e commerciale ad Albiolo, Como (1962-63); il Palazzo di Giustizia di Teramo (in collaborazione, 1975-81); il Quartiere di Quinto, Genova, Comprensorio di Quarto (in collaborazione, 1987).
Bibl.: M. Tafuri, Storia dell'Architettura Italiana, Bari 1986.