Regista teatrale italiano (n. Caserta 1946). Nel 1966 fondò a Roma il gruppo La Comunità, che dal 1973 si stabilì nel teatro omonimo. Si è messo in luce con allestimenti sperimentali di opere di García Lorca, Sartre, Kafka, Beckett, di autori d'avanguardia come R. Vitrac (I misteri dell'amore, 1970), A. Jarry (Ubu re, 1972), P. Weiss e F. Arrabal, e con spettacoli di cui era anche autore (Scarrafonata, 1974; Mascheropoli, 1974; Woyzèck che c'azzéch, 1976; Accademia Ackermann, 1978), nei quali la ricerca formale e gestuale prevaleva sul contenuto e sulla parola del testo tradizionale. In seguito, pur realizzando ancora lavori con il suo gruppo e singolari epopee come Itala Film Torino (1986) e L'età del jazz (1987), ispirate al cinema muto italiano e hollywoodiano, è passato dal teatro di ricerca a un teatro più accessibile e talvolta commerciale (La casa di Bernarda Alba, 1980; Così è se vi pare, 1982; Arturo Ui, 1984; Vestire gli ignudi, 1985; Il piacere, 1988; Anna dei miracoli, 1988; Salomè. Lettera alla mamma, 1991; Edipo re, 1992; La storia di Zazà, 1993; Macbeth, 1994; Il marito ideale, 1995; E ballando... ballando, 1997; Cardio gay, 1997; Madame Bovary, 1999; Carmen, 2001; Cine H, 2001; Amata mia, 2005; La casetta, 2006; Otello, 2007). Di grande successo anche le sue regie di opere liriche.