RIVOIRA, Gian Teresio
Storico dell'architettura, nato in Manta (Saluzzo) il 22 settembre 1849, morto a Roma il 24 marzo 1919. Studiò l'architettura italiana e specialmente quella medievale, i cui principali periodi ha illustrato nel suo maggior lavoro Le origini dell'architettura lombarda e delle sue derivazioni nei paesi d'oltre Alpe (voll. 2, Roma 1901 e 1907), riprendendo con maggiore ampiezza gli studî del Cordero e del Cattaneo: dapprima il periodo ravennate, che considera derivazione delle scuole regionali dell'architettura romana e anello di congiunzione con la bizantina, sostituendolo alle derivazioni dall'Asia Minore o dalla Persia sostenute dallo Choisy, dallo Strzygowski e da altri orientalisti; poi gli oscuri tempi dal sec. VI all'XI di lenta elaborazione delle soluzioni costruttive della basilica coperta a vòlte, che sbocciano nel periodo lombardo dei secoli XI e XII; e di tali soluzioni afferma la priorità rispetto alle scuole romaniche estere, francesi, renane, inglesi, di cui reca nuovo ampio materiale di studio e spesso ricerca la paternità nell'opera di grandi figure monastiche (come Guglielmo da Volpiano e Lanfranco) o delle maestranze di artefici lombardi.
Altri suoi importanti lavori, pur se incompleti e non ordinati, sono L'Architettura romana (Milano 1921) e L'architettura musulmana (ivi 1914), nei quali esamina specialmente la parte positiva e tecnica dei sistemi di costruzione e applica, come nello studio sull'architettura lombarda, il metodo, talvolta esagerato, dei minuti raffronti embriologici. Citiamo inoltre gli scritti: Roma, l'Italia, nella creazione delle antiche architetture a volta, in Annuario della R. Acc. di S. Luca, 1913-14; La chiesa del S. Sepolcro in Gerusulemme, in Atti della Pont. Acc. d'Archeologia, 1916.