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Savòldo, Gian Girolamo

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Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto culturale lombardo-veneto, tra la tradizione bresciana di V. Foppa e del Moretto e la pittura veneziana (Tiziano, Giorgione, L. Lotto), non senza un'attenzione per le novità nordiche e la corrente leonardesca. Tra le prime opere, Il profeta Elia (Washington, National gallery of art) e i SS. eremiti Antonio e Paolo (Venezia, gallerie dell'Accademia), databili al 1515-20. Nelle opere della maturità l'uso della luce come mezzo di osservazione della realtà e di costruzione della forma si unisce ai caratteristici effetti di luminosità serica e argentata, come nel Tobiolo e l'angelo (Roma, Galleria Borghese), nelle varie versioni della Maddalena (Londra, National Gallery; Firenze, Galleria palatina; Berlino, Gemäldegalerie), nel S. Girolamo (Londra, National Gallery) fino al contrastato luminismo del S. Matteo e l'angelo (New York, Metropolitan museum of art), che si evolve nell'ultima fase verso più morbidi e naturalistici passaggi di tono (Uomo con flauto, New York, coll. P. J. Sharp).

Vedi anche
Girolamo da Romano detto il Romanino Pittore (n. Brescia tra il 1484 e il 1487 - m. dopo il 1562). Tra i più importanti interpreti della scuola lombarda, nella sua pittura risulta evidente il rapporto con i maestri veneti e milanesi. Soprattutto da quest'ultimi mutuò un anticlassicismo che si concretizzò in uno stile estroso e fortemente ... Vincenzo Fòppa Pittore (n. Brescia tra il 1427 e il 1430 - m. ivi 1515 o 1516). Nelle prime opere (Tre crocifissi, S. Gerolamo, Bergamo, Accademia Carrara) il F. mostra influssi mantegneschi e di I. Bellini; ma intende la forma plasticamente, costruita dalla luce spesso in deciso contrasto con l'ombra, in un colore ... Giovanni Paolo Lomazzo Pittore e scrittore d'arte (Milano 1538 - ivi 1600). Allievo di G. Ferrari, lavorò a Milano (affreschi in S. Lorenzo, in S. Marco, in S. Maurizio e l'autoritratto a Brera); fu costretto dalla cecità a lasciare la pratica dell'arte e divenne scrittore. La sua opera più importante è il Trattato dell'arte ... Bonifàcio Veronese Pittore (Verona 1487 circa - Venezia 1553), della casata de' Pitati; detto anche B. Veneziano. Allievo di Palma il Vecchio, ne riflette lo stile, con accento, tuttavia, abbastanza personale (Sacre conversazioni a Firenze [pal. Pitti], a Milano, a Vienna). Dopo il 1540 la sua produzione si fa più debole, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
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  • VENETO
Altri risultati per Savòldo, Gian Girolamo
  • SAVOLDO, Giovanni Girolamo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 (2018)
    Francesco Frangi – Non è nota la data di nascita del pittore, che in un atto del 1508 (citato più avanti) si dichiara figlio di un Jacopo, a sua volta figlio di un Piero «de Savoldis de Brescia». Nulla si sa invece della madre. L’origine bresciana trova conferma non solo nelle carte d’archivio e nelle ...
  • SAVOLDO, Gian Girolamo
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Adolfo Venturi Pittore, nato a Brescia circa il 1480, immatricolato pittore a Firenze nel 1508, nel 1521 finì a Treviso la pala di San Nicolò cominciata da Fra Marco Pensaben, nel 1527 datò la Natività di Hampton Court, nel 1533 la pala di S. Maria in Organo a Verona. Nel 1548 Pietro Aretino ne parla ...
Vocabolario
giano
giano s. m. [dal nome della divinità romana, lat. Ianus, che nel tipo iconografico è raffigurato bifronte]. – Nel linguaggio medico, nome con cui sono talora indicati i due individui che costituiscono l’anomalia fetale doppia detta cefalotoracopago,...
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