TERRANEO, Gian giacomo
Nato a Torino il 4 aprile 1714, morto ivi il 28 giugno 1781. Si dedicò con serietà, fin da giovane, agli studî, specialmente storici, nei quali s'ispirò al Muratori, cercando di imitarne il metodo critico.
Non ancora ventenne compose il suo primo scritto, un Ragionamento sull'origine dei conti di Biandrate di S. Giorgio; più tardi in alcune "lettere filologiche" indirizzate al sindaco di Alba, trattò delle iscrizioni romane di questa città; dissertò sulla famiglia Cavassa di Saluzzo, su Aosta, su Piossasco, su Chieri, sull'arco romano di Susa e su altri svariati argomenti. Le sue opere rimasero tutte manoscritte, eccetto la principale, l'Adelaide illustrata, le cui due prime parti furono stampate nel 1759. La terza, conservata fra i mss. della Nazionale di Torino fu ridotta in pessimo stato dall'incendio del 1904. L'opera, per i tempi in cui fu scritta, è di qualche valore, tanto più che l'autore non era in grado di ricorrere alle fonti archivistiche. Vi trattò anche dell'origine di Casa Savoia accostandosi alla teoria provenzale del Du Bouchet (v. savoia) e rigettando il leggendario Beroldo che pensa dovuto a una confusione con la casa dei conti del Genevese.
Bibl.: G. Claretta, Della vita e degli scritti di Gian G. T. da Torino, in Memorie storiche intorno alla vita di G. G. T., di Angelo Paolo Carena e di Giuseppe Vernazza, con documenti, Torino 1862; A. Manno, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, VII, ivi 1902, p. 517.