GIULI, Gian Giacomo de'
Nacque a Varallo, nella Valsesia, verso la metà del secolo XVII, da un'antica famiglia della zona. Iniziò la sua attività a Biella nel 1684, stampando una piccola edizione in ottavo contenente l'opera dell'avvocato Carlo Antonio Bonino, Historia della Madonna ss. d'Oropa ne' monti della città di Biella nel Piemonte. La prima edizione era uscita a Torino nel 1659, arricchita da ventotto incisioni in rame dell'incisore N. Aviroux. L'edizione del G. è più modesta, vi sono piccoli capilettera silografici e il frontespizio è preceduto e seguito da due tavole incise, firmate dall'incisore Giovanni Abbiati, la prima raffigurante la Madonna che dall'alto domina la città di Biella, la seconda con la sola immagine della Madonna.
La stampa era stata introdotta a Biella nel 1541 da Antonio Mondella, grazie a un diploma con cui il duca di Savoia Carlo III lo autorizzava a unire la sua cartiera a una tipografia, e continuò per tutto il secolo XVI e XVII; ma in generale la produzione tipografica biellese fu piuttosto modesta.
Il G. non fa certo eccezione. Nel 1686 stampò, forse a Biella, l'Historia della Nuova Gierusalemme: il sacro monte di Varallo di Francesco Torrotti (Catalogue of seventeenth century Italian booksin the British Library, II, p. 915), ma di questa edizione non si è certi. Sicuramente stampò, invece, nel 1687, i Soliloqui da meditarsi in ciascun giorno della novena avanti al ss. simolacro di N.S. d'Oropa, del torinese Vittorio Agostino Ripa, vescovo di Vercelli. L'attività biellese del G. si concluse tra il 1687 e il 1688; infatti l'anno successivo aveva spostato l'attività a Masserano, a pochi chilometri da Biella, dove, però, stampò nel 1689 una sola edizione: il Processo a perpetua memoria sopra li miracoli et gratie fatte dalla ss.Vergine di s. Theonesto di Masserano contenente anche il Breve discorso historico sopra l'antichità di Masserano, la vita e la morte di s. Theonesto suo apostolo, opera dell'abate Giovanni Battista Guala, nativo di Masserano e personaggio allora celebre.
Il G. ritornò in seguito nella nativa Varallo, dove impiantò una nuova officina e lavorò anche in collaborazione con un altro tipografo della zona, Giovanni Battista Pitti, conosciuto anche come Pitt o Pitto. Qui continuò l'arte tipografica, che era stata introdotta nella cittadina tra la fine del secolo XVI e i primi decenni del secolo successivo, dai fratelli Pietro e Marco Revelli. La sua attività è attestata nel 1693 e nel 1698, anno in cui stampò quella che si può forse considerare la sua più importante edizione, gli statuti di Masserano: Instrumenta conventionum secuta inter illustrissimos dominos De Flisco dominos Messerani, ac Communitatem, et homines eiusdem. La prima edizione certa del G. a Varallo è, nel 1693, una protesta dei padri minori riformati di S. Francesco del locale convento e santuario contro il vescovo di Novara, Giovanni Battista Visconti. Forse ancora precedente è la stampa dell'opera del frate predicatore Tommaso Nanni da Sogliano, Dialogo sopra i misterii del monte di Varallo, edizione senza data e anche l'unica, in realtà, in cui nelle note tipografiche accanto al nome del G. appare anche quello di Giovanni Battista Pitti. Finanziatore dell'opera fu Francesco Bernardino Alegra. Nel complesso, quindi, la produzione del G. fu alquanto modesta, legata alla sua zona d'origine e priva di edizioni di particolare pregio.
Del G. sono ignoti luogo e data di morte: non si hanno notizie su di lui successive al 1698.
Fonti e Bibl.: G. De Gregory, Istoria della vercellese letteratura ed arti, III, Torino 1821, pp. 135 s.; G. Vernazza, Dizionario dei tipografi…, Torino 1859, pp. 5, 215 s., 272 s.; C. Dionisotti, Illustrazioni storico-corografiche della regione subalpina, Torino 1898, p. 126; G. Fumagalli, Lexicon typographicum Italiae…, Florence 1905, pp. 36, 204 s., 446; L. Fontana, Bibliografia degli statuti dei Comuni dell'Italia superiore, II, Torino 1907, pp. 165 s.; C. Poma, La stampa a Biella dal 1541 al 1814, in Boll. stor. per la provincia di Novara, VI (1912), pp. 219 s.; Id., Tipografie biellesi e cartiere biellesi, Novara 1927, pp. 22-25; A. Durio, L'arte della stampa in Valle Sesia dalle sue origini ai giorni nostri, Torino 1934, pp. 22-24; G. Fumagalli, Giunte e correzioni al Lexicon…, Firenze 1939, pp. 16 s.; Catalogue of seventeenth century Italian books in the British Library, I-III, London 1986, ad indicem.