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CARAGLIO, Gian Giacomo

di Odoardo Hillyer Giglioli - Enciclopedia Italiana (1930)
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CARAGLIO, Gian Giacomo

Odoardo Hillyer Giglioli

Incisore in rame, intagliatore di pietre dure e cristalli, medaglista. Nacque circa nel 1500 forse a Verona; morì a Cracovia nel 1565. Nella sua tecnica accurata, disinvolta e nitida d'incisione, imitò assai bene Marcantonio; si servì di disegni di Perin Del Vaga per la serie delle 15 stampe e riprodusse composizioni del Rosso Fiorentino, di Raffaello, del Parmigianino e di Tiziano. Intagliò in cristallo il ritratto di Bona Sforza, nell'Ambrosiana di Milano, e l'Adorazione dei Magi nella Biblioteca Nazionale di Parigi. L'unica sua medaglia sicura è quella del Pesenti, indicata e ammirata da Pietro Aretino.

Bibl.: G. F. Hill, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); V. G. Salvaro, G. I. Caralio. Cenni bibliografici, in Madonna Verona, Xi (1917), pp. 83-95; E. Kris, Alcune opere inedite dell'Ambrosiana, in Dedalo, IX (1928-29), pp. 387-90; M. Pittaluga, L'incisione italiana nel Cinquecento, Milano 1930, pp. 171-174, 200.

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  • ROSSO FIORENTINO
  • PERIN DEL VAGA
  • PIETRO ARETINO
  • PARMIGIANINO
  • BONA SFORZA
Vocabolario
giàcomo
giacomo giàcomo s. m. [voce fonosimbolica, raccostata al nome pr. Giacomo]. – Nella locuz. pop. fare giacomo giacomo, detto delle gambe che tremano, si piegano per paura, per debolezza, ecc.: ho le gambe che mi fanno giacomo giacomo.
giano
giano s. m. [dal nome della divinità romana, lat. Ianus, che nel tipo iconografico è raffigurato bifronte]. – Nel linguaggio medico, nome con cui sono talora indicati i due individui che costituiscono l’anomalia fetale doppia detta cefalotoracopago,...
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