GAMURRINI, Gian Francesco
Archeologo e storico. Nato ad Arezzo il 18 maggio 1835, morto ivi il 17 marzo 1923. Ricevuti i primi insegnamenti a Perugia, si avviò da sé stesso agli studî antiquarî, e, cominciando dalla numismatica ed epigrafia, coltivò tutti i campi delle antichità classiche e cristiane. Già mentre presiedeva la Pia Fraternita dei Laici di Arezzo, nominato direttore dei musei d'antichità di Firenze, ivi istituì il museo etrusco (1871), che più tardi, avendo avuto l'ufficio di R. Commissario dei musei e scavi dell'Etruria e dell'Umbria, insieme con L. Pigorini, trasportò e ampliò con fortunati acquisti nel palazzo della Crocetta. In seguito agli scavi da lui iniziati a Fiesole, nel 1872, fondò pure colà un museo, e poi altri a Viterbo, Orvieto, Chiusi e Tarquinia.
Nel 1881, insieme con A. Cozza e A. Pasqui, iniziò la carta archeologica dell'Etruria e, esplorando a fondo la regione, ne riportò non solo accurati rilievi e note, ma anche preziosi materiali archeologici, che costituirono il primo nucleo del Museo nazionale di Villa Giulia in Roma. Ritiratosi in Arezzo, dal 1892 fino alla morte, tenne la direzione del museo e della biblioteca della Pia Fraternita dei Laici, che arricchì con doni personali.
Le sue pubblicazioni più notevoli sono: Le iscrizioni degli antichi vasi fittili aretini, Roma 1859; Appendice al Corpus Inscript. italic. di A. Fabretti, Firenze 1880; S. Silviae Aquit. peregrinatio, Roma 1886; Antichità del territorio falisco, in Mon. Ant. dei Lincei, VI, Roma 1894; Sopra l'iscrizione latina arcaica del Foro Romano, Roma 1899; Bibliografia dell'Italia antica, I, Arezzo 1905.
Bibl.: G.F. Gamurrini, Autobiografia, in Atti e Mem. della R. Accad. Petrarca di scienze, lettere ed arti, in Arezzo, n. s., III (1924), p. 9 segg.; C. Lazzeri, Bibl. di G.F. G., ibid., p. 102 segg.; G. Salvadori, in Nuova Antol., 16 febb. 1924.