ROGADEO (Rogadei), Gian Donato
ROGADEO (Rogadei), Gian Donato. – Nacque a Bitonto, il 27 gennaio 1718 da Eustachio e da Giulia Gentile.
La famiglia Rogadeo affondava le sue origini nella città di Ravello, ove era vissuto nell’XI secolo il capostipite Francone Rogadeo. Da qui, nel XIII secolo, la famiglia si era traferita a Bitonto, ove aveva ottenuto l’iscrizione al patriziato cittadino.
Gian Donato, terzo di undici figli, fu avviato, con successo, agli studi legali al cui esito si trasferì a Napoli per l’esercizio dell’attività forense. Tra i suoi mandatari più importanti annoverò, ben presto, vari priori dell’Ordine di Malta i cui diritti difese con successo acquisendo padronanza della complessa situazione giuridica che riguardava l’Ordine stesso tra organi di governo centrali e strutture periferiche. La sua fama giunse anche a Malta, tanto che il principe, gran maestro Emanuele de Rohan, lo invitò per affidargli una serie di riforme giudiziarie. Rogadeo accettò e si trasferì sull’isola nella primavera del 1776, dove soggiornò per trentadue mesi, con l’incarico di segretario di Giustizia.
La prima parte delle riforme progettate da Rogadeo, l’istituzione di un tribunale collegiato, riuscì a trovare esecuzione con la promulgazione, il 24 novembre 1777, della Constituzione per la erezione del Supremo Magistrato di giustizia nel Principato di Malta e del Gozo, riservando a un emanando «nuovo Codice del Diritto Municipale» una disciplina più dettagliata sul piano processuale e sostanziale. Ma non fu lui a redigere il testo finale del nuovo codice promulgato nel 1784 con il titolo Del Dritto municipale di Malta, a causa del suo precoce allontanamento dall’isola dovuto all’aspra polemica che lo contrappose ai giuristi locali e che testimonia come fosse difficile, almeno in quegli anni, etichettare come clericale il conservatorismo e come laico il razionalismo riformista.
Tale polemica trova riscontro in opere successive alla partenza da Malta soprattutto nel libro titolato Ragionamenti del cavaliere Gian Donato Rogadeo sul regolamento della giustizia e sulle pene: drizzati a S.A.E. F. Emmanuele de Rohan... (Napoli 1783), dove diede la propria versione dei fatti provocando le risposte di giuristi avversi quali Giovani Nicolò Muscat con la sua Apologia (1783), Gaetano Pisani con Lettere di un maltese… (1783) e Antonio Micallef con il Prospectus... (1782).
Rientrato in patria proseguì nell’esercizio dell’avvocatura firmando memorie in cause celebri e si dedicò alla scrittura di opere storiche e letterarie. Di particolare importanza è: Del diritto pubblico e politico del Regno di Napoli intorno alla sovranità alla economia del governo ed agli ordini civili [...] libro primo, Napoli 1769, in cui, attuando parzialmente il piano dell’opera che aveva anticipato in una pubblicazione del 1767, affrontò lo studio della storia patria attraverso le vicende delle famiglie reali e di quelle più importanti che le circondarono. Tra le altre numerose sue fatiche va senz’altro ricordata la più longeva, Del ricevimento de’ Cavalieri, e degli altri fratelli dell’insigne Ordine Gerosolimitano della veneranda Lingua d’Italia, Napoli 1783, in cui si affronta con una precisa cesellatura dei particolari il delicato tema del concetto della nobiltà e del suo riconoscimento. In particolare, da quest’opera emerge lo spirito autenticamente aristocratico di Rogadeo, più incline all’ideale della repubblica aristocratica che a quello monarchico. Non a caso l’opera venne ampiamente utilizzata dalla Repubblica di San Marino a giustificazione della propria potestà nobilitante, sino all’abolizione dell’ordinamento nobiliare nel 1980, ed è tuttora fondamentale nell’Ordine gerosolimitano di Malta, dove sopravvive, per talune categorie di membri, il processo nobiliare. Morì a Napoli il 4 dicembre 1784.
Opere. Per la piazza di S. Anna della città di Bitonto, Napoli 1750; Difesa dalle nullità prodotte dal signor Gian Battista Gentile contro del lascito…, Napoli 1751; Memoria per li nuovi capi dedotti dalla piazza de’ nobili di Bitonto, Napoli 1751; Per li possessori di mari e […] della città di Barletta contro la mensa vescovile di Trani, Napoli 1751; Per Eustachio Rogadeo contro Andrea, Antonia ed altri di Sylos, Napoli 1752; Per Nicola e fratelli di Gentile contro Giuseppe Macedonio ed altri, Napoli 1752; Difesa dalle nullità prodotte per li pescivendoli della città di Bitonto contro della mensa vescovile di quella città, Napoli 1755; Per la venerabile congregazione dell’Immacolata Concezione della città di Bitonto e Vito Seghettini contro del primicerio Nicola Valente, Napoli 1755; Per il duca di Novoli signor Francesco Carignani contro detta Università di Vuttorino, Napoli 1756; Per Nicola e Fratelli di Gentile controil. Marchese della Valle Giuliana, Napoli 1756; Per li creditori e patrimonio della città di Bari contro del convento de’ padri Carmelitani Scalzi di quella città, Napoli 1757; Per li signori D. Andrea Gentile e D. Andrea Sylos contro D. Domenico e Fratelli di Valente…, Napoli 1758; Saggio di un’opera intitolata il diritto pubblico, e politico del Regno di Napoli intorno alla sovranità, alla economia del governo, ed agli ordini civili diviso in tre parti, Napoli 1767; Del diritto pubblico e politico del Regno di Napoli intorno alla sovranità alla economia del governo ed agli ordini civili di Giandonato Rogadeo libro primo, Napoli 1769; Dell’antico Stato di popoli dell’Italia Cistiberina che ora formano il Regno di Napoli del cavaliere d. Gio. Donato Rogadei, Napoli 1780; Per la illustre piazza di S. Anna della città di Bitonto, Napoli 1780; Ragionamenti del cavaliere Gian Donato Rogadeo sul regolamento della giustizia e sulle pene: drizzati a S.A.E. F. Emmanuele de Rohan…, Napoli 1783; Epigrammata…, s.d.; Per la Sacra Religione Gerosolimitana contro il Clero di Putignano…, Napoli s.d. (con G. Mazzaccarra); Del ricevimento de’ Cavalieri, e degli altri fratelli dell’insigne Ordine Gerosolimitano della veneranda Lingua d’italia, Napoli 1783.
Fonti e Bibl.: Bitonto, Biblioteca comunale, Mss., A.78, vol. 9; National archives of Malta, Mss., 727. A. Micallef, Prospectus di un’opera del cavaliere Giandonato R., Lucca 1782; N. Muscat, Apologia a favore dell’inclita nazione maltese, suoi Tribunali, Segnatura e Leggisti, contro il libello famoso intitolato ragionamenti di G.D. R., Roma 1783; G. Pisani, Lettera di un maltese ad un Cavaliere su i Ragionamenti del Cav. G.D. R., Vercelli 1783; C.A. de Rosa di Villarosa, Notizie di alcuni cavalieri del Sacro Ordine Gerosolimitano, illustri per lettere e belle arti, Napoli 1841, pp. 285-288; C. Villani, Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani 1904, p. 900; F. Sannicandro, G.D. R., giurista e storico, in Studi bitontini, XI (1973), pp. 54-58; M. Giorgio, G.D. R., filosofo del diritto a Napoli, in Cultura e società in Puglia e a Bitonto nel sec. XVIII, a cura di S. Milillo, Bitonto 1993, pp. 133-143; C. Carcereri de Prati, Introduzione a Codice di Malta, a cura di N. Picardi - A. Giuliani, Milano 2001; Id., Nobiltà e tutela dei titoli nobiliari nella Repubblica di San Marino, in Codice penale della Repubblica di San Marino (1865), a cura di S. Vinciguerra, Padova 2004, pp. CCI-CCXII; Id., Litium series rescisae. Le Decisione del Supremo Magistrato di Giustizia di Malta nel Repertorio di Antonio Micallef, Napoli 2011; Id., Rogadeo (Rogadei) Gian Donato in Dizionario biografico dei giuristi italiani: XII-XX secolo, a cura di I. Birocchi et al., II, Bologna 2013, pp. 1715 s.