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CAVAGNA, Giampaolo

di Angelo Pinetti - Enciclopedia Italiana (1931)
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CAVAGNA, Giampaolo

Angelo Pinetti

Pittore, nato a Bergamo nel 1556, morto ivi nel 1627. Prima avviato all'arte da Cristoforo Baschenis, studiò nel 1576 il disegno a Venezia, dove pare frequentasse la bottega di Tiziano; tornato in patria lo stesso anno fino al 1578 ebbe a diretto maestro G. B. Moroni la cui maniera si manifesta chiaramente nelle sue prime opere. In seguito attinse, e non poco, anche da Paolo Veronese e dai Bassano, formandosi un carattere suo speciale, riconoscibile in moltissime pitture da lui eseguite a olio e a fresco, in Bergamo e nel suo territorio, a Treviglio, a Crema, a Cremona, a Brescia, con intelligenza dei particolari e perizia di prospettive e scorci. Nel ritratto, meglio degli altri discepoli, trasfuse l'ispirazione e il sentimento del Moroni.

Bibl.: F. M. Tassi, Vite de' pittori, ecc., I, Bergamo 1793, p. 193; P. Locatelli, Illustri bergamaschi, II, Bergamo 1869, p. 307; C. Caversazzi, Il ritratto a Bergamo nel Sei e Settecento, in Il ritratto italiano dal Caravaggio al Tiepolo, Bergamo 1926, p. 144.

Tag
  • CRISTOFORO BASCHENIS
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  • BERGAMO
Vocabolario
cavagna
cavagna s. f. – Variante region. di cavagno; in Sicilia, canestrino cilindrico in cui viene venduta la ricotta.
cavagno
cavagno s. m. [lat. *cavaneum, prob. der. dell’agg. cavus «cavo1»], region. – Cesta, cane-stro: non potrà mai dare di zappa o portare i c. (Pavese). ◆ Dim. cavagnòlo.
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