Economista, filosofo, matematico e poeta (Venezia 1714 - ivi 1790); monaco camaldolese. Sostenitore di istituti medievali e nello stesso tempo anticipatore di teorie moderne e liberali, criticò il mercantilismo senza aderire alla fisiocrazia, propugnò il libero scambio e la divisione del lavoro e vide nella cattiva distribuzione delle ricchezze la radice del problema economico, considerando il consumo come fattore limitativo della produzione. Precorse Malthus nel ritenere necessaria l'adozione di freni preventivi per limitare l'incremento naturale della popolazione. Scrisse, tra l'altro: Dell'economia nazionale (1774) e Riflessioni sulla popolazione delle nazioni per rapporto all'economia nazionale (1790).