TINTI, Giambattista
Pittore, nato a Parma il 1° gennaio 1558, morto all'inizio del 1604. Pare che s'iniziasse in Bologna col Samacchini e col Tibaldi, ma, tornato a Parma, si completò sulle opere del Correggio e del Parmigianino. Nel 1588 iniziò la cupola e i pennacchi della Madonna degli Angeli in Parma e tale opera si può considerare il suo capolavoro. Altri suoi dipinti si trovano a Parma: nel Duomo, in S. Alessandro, nella R. Galleria. Nel 1595 prese l'impegno di lavorare in S. Prospero di Reggio nell'Emilia, dove eseguì alcuni affreschi.
Artista vivace, ma ineguale, ondeggiò fra le auree visioni del Correggio e il felice schematismo dei piani intuito da Ugo da Carpi e dal Parmigianino nei loro "chiaroscuri"; nei quadri però il Tinti predilesse la costruzione verticale secondo il gusto fiorentino-bolognese del tempo.
Bibl.: Oltre le guide di Parma: I. Affò, Il Parmigiano servitor di Piazza, Parma 1796, passim; E. Scarabelli-Zunti, Doc. e memorie per le belle arti parmigiane (1550-1600), op. ms. presso il R. Museo d'ant. di Parma; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, vii, Milano 1934, pp. 813-821; G. Copertini, Il Parmigianino, Parma 1932, II, pp. 12, 101, 129; id., in Mostra del Correggio, Catalogo, Parma 1935, p. 119; id., I primi conseguenti del Correggio nell'Emilia e nelle Marche, Parma 1936, p. 28.