PITTONI, Giambattista
Pittore, nato nel 1687 forse a Venezia, morto ivi il 17 novembre 1767. Fu iniziato all'arte da Francesco suo zio, che ebbe discreta fama, ma non grande valore, e del quale restano dipinti a Venezia (in S. Moisè e in S. Pantaleone), a Cerano, Verona, Bologna, Stoccolma e altrove.
Giambattista presto lo sorpassò staccandosi dalla sua maniera. Studiò i grandi cinquecentisti, tra cui predilesse il Veronese; fu attratto dal Piazzetta, subì l'influenza di Sebastiano Ricci e ammirò la luminosità del suo collega e amico Giambattista Tiepolo. Da questi studî e da questi contatti si formò una maniera propria, mentre col Tiepolo, col Piazzetta, col Ricci contribuiva efficacemente a rinnovare la pittura veneziana. Salito giovanissimo in gran fama, talché regnanti italiani e stranieri andavano a gara per avere opere sue che gli venivano ordinate per mezzo di artisti, letterati e cultori delle arti di gran nome, non volle mai muoversi dalla sua città. Opere sue sono nelle chiese di Cracovia, Vienna, Venezia, Verona, Padova, Vicenza, Milano, Bergamo, Brescia, Como, Piacenza, Manerbio, Montirone; nelle gallerie nazionali di Dresda, Francoforte, Berlino, Amburgo, Monaco, Madrid, Parigi, Bordeaux, Budapest, Stoccolma, Mosca, Leningrado, in moltissime altre private italiane e straniere e in varî palazzi monumentali a Roma, a Vicenza, a Venezia. Col Tiepolo e col Morlaiter fondò l'Accademia veneziana e la presiedé parecchi anni insegnandovi fino all'ultimo giorno di sua vita.
Bibl.: L. Coggiola Pittoni, Dei P. artisti ven., Bergamo 1907; id., Per la ricostruzione dell'opera di G. P., in Rass. d'arte, XII (1912), pp. 20-27, 139-44; id., L'arte di G. P. in una serie di opere di lui, ibid., XIV (1914), pp. 169-81; id., G. B. P., Firenze 1921; id., in Riv. della città di Venezia, 1927; id., in Dedalo, VIII (1927-28), pp. 671-95; id., Pseudo influenza francese nell'arte di G. B. P., in Riv. d. Venezia, XII (1933), pp. 399-412 (con elenco completo delle opere e completa bibl.); id., Altre opere inedite rivendicate o poco note di G. B. P., Venezia 1933 (con 43 illustr.); id., Disegni inediti di G. B. P., in Riv. di Venezia, XIII (1934), pp. 263-90; G. Fogolari, in Boll. d'arte, 1907, p. 6 segg.; id., in Emporium, XXXVII (1913), pp. 222-27; id., in Arte sacra, 1914; id., in Strenna, 1924-25; G. Fiocco, in Riv. della città di Venezia, 1925, 1929; id., La pittura veneta del Sei e Settecento, Verona 1929; H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933 (con ampia bibl.); M. Goering, Zur Kritik u. Datierung d. Werke ds G. B. P., in Mitt. d. kunstl Inst. in Florenz, IV (1934), pp. 201-48.