Avventuriero corso (n. Casalabriva, Aiaccio, 1770 circa). Emigrato a Napoli dopo la Rivoluzione francese e di lì passato in Puglia (genn. 1799), si unì a un gruppo di connazionali, tra i quali G.F. Boccheciampe, e per una serie di fortunose circostanze si ritrovò, nelle vesti di commissario regio, a capo della rivolta sanfedista in Puglia e quindi generale nella raffazzonata armata del card. Ruffo impegnata contro i repubblicani per la riconquista delle province napoletane. Ferdinando IV, al suo rientro a Napoli, lo insignì del grado di brigadiere e del titolo di barone, dopodiché si perdono le sue tracce.