Pittore, architetto e miniatore (Perugia 1475 circa - ivi 1555 circa), figlio di Bartolomeo. Formatosi alla scuola del Perugino e collaboratore del Pinturicchio, è meglio noto per le opere del periodo più tardo, che si svolse nell'orbita di Raffaello e di Michelangelo (affresco con il Salvatore in trono e santi, 1510, nella parrocchiale di Cereseto; Natività, 1519 circa, in S. Michele Arcangelo a Panicale; affreschi della villa Passerini presso Cortona, della quale fu anche architetto). Pubblicò inoltre una traduzione italiana, con commento, dei primi cinque libri del De architectura di Vitruvio (1536). Fu amico dei maggiori letterati e artisti del suo tempo ed è ricordato con lode dal Vasari.