AVERARA, Giambattista
Pittore, vissuto nella prima metà del Cinquecento a Bergamo, dove morì nel 1548. Eseguì in quella città opere numerose, poche delle quali rimangono. Scolaro di Camillo Boccaccino in Cremona, del Correggio in Parma, e più tardi non sordo alle voci che gli pervenivano dai fratelli Campi, spiegò nei suoi affreschi virtù decorative e abilità tecniche straordinarie, colorito succoso e giudizioso e franchezza di disegno, unendo alla maniera della scuola cremonese da lui seguita un gusto proprio e originale.
Bibl.: F. M. Tassi, Vite de' pittori, scultori e architetti bergamaschi, I, Bergamo 1793; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908, s. v.