ALMINARA, Giambattista
Apprezzato e operoso capomaestro siracusano, il maggiore di. una famiglia di attivi imprenditori, tra i quali vanno menzionati il padre Pasquale, i fratelli Giuseppe e Michele, il figlio Carmelo.
La notizia più antica risale al 1693, allorché l'A. assunse l'appalto per la rimozione delle macerie della cattedrale, subito dopo il terremoto dello stesso anno; la più recente notizia è del 1751, quando costruì il secondo ordine della facciata della stessa chiesa, ultimo e più impegnalivo dei suoi lavori. Entro questi limiti di tempo sono da annoverare vari lavori: prospetto della chiesa dello Spirito Santo (1727, con i fratelli); chiesa di S. Domenico (1738, col capomaestro Carmelo Bonaiuto); seminario dei chierici (1749-1750, sotto la direzione di Pietro Sbarbi). Altre notizie si hanno per gli anni 1696, allorché intervenne come fideiussore per la scarcerazione del padre; 1706, quando sottoscrisse col padre e il figlio i capitoli dell'Associazione corporativa dei muratori, e 1751, in Occasione di una perizia nel palazzo della Commenda Borgia.
Bibl.: G. Agnello, I monumenti dei Cavalieri di Malta a Siracusa,in Arch. stor. di Malta,VIII (1936-37), pp. 317-344; Id., Pompeo Pioherali architetto siracusano del sec. XVIII alla luce di nuovi documenti,in Arch. stor. per la Sicilia,11-111 (1936-37), pp. 271-347; Id., Il prospetto della Cattedrale di Siracusa e l'opera dello scultore palermitano Ignazio Marabitti, in Archivi,serie 2, IV (1937), pp. 63-74, 127-143; S. L. Agnello, La rinascita edilizia a Siracusa dopo il terremoto del 1693, I, in Arch. stor. siciliano,IV (1950-51), pp. 449-475; Id., Architetti ignorati del Settecento a Siracusa, in Arch. stor. per la Sicilia Orientale,IV (1951),pp. 168-181; Id., Architetti, capimastri, e scalpellini a Siracusa nei secoli XVII e XVIII, in Archivi,s. 2, XIX (1952), pp. 102-120.