GIALO (A. T., 113-114)
Gialo è la maggiore fra le oasi della zona predesertica della Cirenaica. Giace a 21° 32′ 52″ di long. E., a 29° 1′ 44″ di lat. N., a 10 m. s. m. e a circa 250 km. dalla costa mediterranea (Golfo della Gran Sirte). A breve distanza da Gialo si trovano altre due oasi: Augila, a 30 km. a ONO., e Gicherra, a 27 chilometri a NNE., le quali amministrativamente dipendono da Gialo (per quanto riguarda la storia delle esplorazioni e la bibliografia, cfr. augila). Gialo fu occupata dalle truppe italiane il 25 febbraio 1928.
L'oasi di Gialo occupa una vasta zona sabbiosa circondata da ogni parte dal serir. Il sottosuolo calcareo-argilloso contiene una falda acquifera relativamente abbondante a poca profondità, falda emunta da 466 pozzi, ma l'acqua è più o meno salata. Solo la zona di Bettafal, che dista però una trentina di chilometri da Gialo, fornisce acqua veramente dolce. Numerosissime sono le palme (oltre 50.000), che si addensano a formare varî palmeti, appena separati da strisce prive o quasi di vegetazione. Fra le palme stanno poco meno di un centinaio di giardini, nei quali si coltivano orzo, grano, ortaggi e frutta. Gli abitanti, tutti arabo-libici, secondo il censimento del 10 aprile 1931 ammontano a 2762, appartenenti in massima parte alla cabila Megiabra. A questi andrebbero aggiunti 811 assenti temporaneamente. La popolazione è suddivisa in tre villaggi che portano il nome di el-Ergh, el-Lebba ed esc-Scerruf. Il capoluogo dell'oasi è el-Ergh, ove risiedono il comando militare e gli uffici amministrativi e dove si trova anche una scuola elementare.
Gialo è un importantissimo nodo carovaniero. Nell'oasi, infatti, s'incrociano due grandi carovaniere, e cioè una che dalla costa del Mediterraneo porta a Cufra e nell'Uadai, l'altra che unisce le oasi del 29° parallelo. Attualmente Gialo può essere raggiunta da Agedabia con automezzi senza grandi difficoltà (260 km.).