Poeta mistico persiano (Balkh 1207 - Konya 1273), conosciuto anche come Mawlāna ("Nostro Signore"). Trascorse la maggior parte della vita a Konya, in Asia Minore, e fondò la confraternita religiosa dei Mawlawìyya (i "dervisci giranti" degli Europei). Il suo Dīwān, composto sotto l'influsso e nel nome del suo maestro, il mistico Shams-i Tabrīz, presenta contenuti e forme del tutto insoliti per la poesia classica persiana. Celebre è anche Mathnawī-i ma῾nawī ("Il poema spirituale"), opera di oltre 26.000 versi, di contenuto essenzialmente mistico, ma anche didattico e narrativo: è un commentario, o meglio una trasposizione mistica della spiritualità del Corano, pur non avendone la forma tecnica (è infatti opera di finissima liricità). Si ricorda, inoltre, Fīhi mā fīhi ("Vi è ciò che vi è"), opera in prosa che raccoglie i detti dell'autore.