RIZOS NEROULOS (‛Ρίζος Νερουλός), Giacomo
Politico e letterato neogreco, nato a Costantinopoli nel 1778, morto ivi nel 1850. Occupò importanti cariche presso i governatori greci della Valacchia. Allo scoppio dell'insurrezione si rifugiò a Ginevra, dove tenne conferenze sulla letteratura neogreca (pubblicate a cura di G. Humbert col titolo Cours de littérature grecque moderne, Ginevra 1827; 2ª ediz., 1828; tradotte in italiano da B. S. Terzo, Palermo 1842). Compilò anche una Histoire de la Grèce moderne 11825), di cui si trova un sunto nel Dizionario estetico del Tommaseo. Chiamato al servizio della Grecia rigenerata, fu governatore delle Cicladi, ministro, poi ambasciatore di Grecia a Costantinopoli.
Oltre a due tragedie alla maniera alfieriana (Aspasia e Polissena), scrisse le commedie Κορακιστικά (Linguaggio dei corvi, vocabolo allusivo a Κοραιστικά = lingua del Corais; ediz. del testo e traduz., a cura di P. A. Lascaris, Parigi 1928), in cui mette in ridicolo le stravaganze di quelli che avevano sfigurato il tentativo di riforma linguistica del Corais; e Κούρκας ἁρπαγή (Ratto della pollanca), in cui satireggia i costumi dei fanarioti. Alcune liriche furono pubblicate per la prima volta dal marchese Queux de Saint-Hilaire (Parigi 1876).
Bibl.: K. Dieterich, Geschichte der byzantinischen und neugriechischen Litteratur, Lipsia 1909, pp. 170 seg., 182; G. Soyter, Untersuchungen zu den neugriechischen Sprachkomödien Babylonia von D. K. Byzantios, und Korakistika von K. J. Rhizos, Dissert., Monaco 1912.