MANZONI, Giacomo
Patriota e bibliofilo, nato a Lugo il 24 ottobre 1816, morto ivi il 30 dicembre 1889. Entrò nella vita pubblica nel 1843, come presidente della Cassa di risparmio di Lugo. Partigiano delle riforme di Pio IX, fu membro del Consiglio dei deputati nel 1848 in Roma, combatté nel Veneto e il 21 gennaio 1849 fu eletto rappresentante del popolo all'Assemblea costituente romana, ove, nella seduta del 9 febbraio, votò per la Repubblica. Il triumvirato lo nominò ministro delle Finanze e l'incaricò di una missione finanziaria a Parigi e a Londra. Andati, in esilio dopo la restaurazione pontificia, dimorò a lungo in Grecia, ove fu intrinseco di N. Tommaseo che ne ebbe grande stima, e nel 1854 poté avere stabile dimora in Piemonte. Dopo il 1859 tornò in Romagna, dove ebbe cariche civiche. Mantenne sempre i suoi principî repubblicani. Distinto bibliofilo, poté riunire una ricchissima biblioteca, formata d'incunabuli e di edizioni rare, specie della Crusca, che nel 1893 fu venduta all'asta.
M. non fu semplice raccoglitore, poiché i suoi lavori di bibliografia sono molto accurati. Sono da citare: Annali tipografici torinesi del secolo XV, Torino 1863; Studi di bibliografia analitica, Bologna 1882; Annali tipografici dei Soncino, ivi 1883-86, che è l'opera sua più nota, formata da edizioni sonciniane in gran parte da lui possedute.
Bibl.: E. Monaci, Di G. M. e della sua biblioteca, pref. al Catalogue de la bibliothèque de feu le comte J. M., Città di Castello 1892; M. Menghini, Il conte G. M. e la missione a Parigi e a Londra, in Studi e documenti su G. Mameli e la Repubblica Romana, Imola 1927.