GIACOMO III re di Maiorca
Nato a Catania nel 1315, da Ferdinando infante di Maiorca, fratello del re Sancio. Alla morte di questo (1324), successe nel regno, sotto la tutela dell'infante Filippo, pur esso fratello di Sancio. Giacomo II, conte-re d'Aragona, non riconobbe questa successione e cercò d'impossessarsi a forza del Rossiglione. Grazie all'intervento di Giovanni XXII e all'energia e senso diplomatico del tutore, si arrivò a un accordo, per cui il conte-re rinunziava alle sue pretese sulla corona di Maiorca e il re di Maiorca gli avrebbe prestato omaggio feudale. Si stipulò anche il matrimonio del giovane sovrano con Costanza, figlia del principe Alfonso, futuro conte-re, il quale, assunto al trono catalano-aragonese, ricevette dichiarazione di vassallaggio da parte del genero maiorchino. La pace tra le due dinastie fu turbata di nuovo appena salito al trono Pietro il Cerimonioso. L'ambizione e lo spirito imperialistico di questo principe catalano senza scrupoli fecero sì che esso anziché aiutare il cognato nella conservazione della signoria di Montpellier, disputatagli dal re di Francia, lo mise in mala vista del conte-re stesso, gli attribuì cospirazioni e ogni sorta di delitti, lo sottopose a processo, pronunciò una sentenza con cui lo dichiarava contumace e gli confiscava i beni (1343). Inutile fu l'intervento di legati papali: Pietro occupò facilmente le Baleari e il Rossiglione, annettendoseli nel 1344. G., costretto a far atto di sottomissione, presto si rivoltò, ma inutilmente. Ultimo suo sforzo fu una spedizione marittima per la riconquista delle isole. E nella battaglia di Lluchmajor (Maiorca) si comportò da eroe; ma il suo esercito fu sconfitto ed egli cadde sul campo (25 agosto 1349). Nei pochi anni che regnò in pace mostrò doti di prudenza e capacità di governo. Promulgò nel 1337 le famose Leges Palatinae per il regime della casa reale, destinate a servire di modello alle Ordinacions de la Casa Real catalana.
G. lasciò un figlio, chiamato G. IV, che sposò Giovanna I di Napoli e invano tentò con l'aiuto di Enrico II di Castiglia di riconquistare l'eredità paterna. Morì avvelenato, forse per opera di Pietro il Cerimonioso (1375).
Bibl.: Colección de documentos del Archivo general de la Corona de Aragón, XXIX-XXXI, Barcellona 1866; P. Piferrer e J. M. Quadrado, Islas Baleares, Barcellona 1888, parte 1ª, cap. 3°; A. Lecoy de la Marche, Les relations politiques de la France avec le Royaume de Majorque, II, Parigi 1892; A. Ballesteros, Historia de España y su influencia en la historia universal, III, Barcellona 1923, pp. 268-270; C. A. Willemsen, El procès de Pere IV d'Aragó contra Jaume II de Mallorca, in Bolletin de la Societat Arqueológica luliana, XXIII, 1930-31.