Giacomo II re di Maiorca
Dopo le due violente terzine riguardanti Federico II d'Aragona, la dura rassegna dell'aquila ne dedica un'altra allo zio di questi, G. re di Maiorca, e al fratello Giacomo II d'Aragona: E parranno a ciascun l'opere sozze J del barba e del fratel, che tanto egregia / nazione e due corone han fatte bozze (Pd XIX 136-138).
G. nacque nel 1243 da Giacomo il Conquistatore, che nel testamento del 1262 assegnò a lui le Baleari e altri possedimenti. Ma il fratello Pietro, mentre ancora viveva il padre, non accettò il distacco di questi domini dalla corona catalano-aragonese; e alla morte del Conquistatore (1276) G. poté entrare in possesso delle sue terre solo dopo essersi riconosciuto feudatario di Pietro III. Durante la guerra fra Pietro e Filippo III l'Ardito, G. per vendicarsi si pose a fianco di costui. Morto Pietro III, Alfonso III continuò la stessa politica verso il sovrano di Maiorca, e si fece proclamare re al suo posto. Solo con il successore Giacomo II d'Aragona (il fratel del passo dantesco) lo zio G. di Maiorca poté riavere - con l'intervento di Bonifacio VIII - il suo regno (1298). Mantenne buoni rapporti sia col nipote che con gli angioini; si dedicò alla retta amministrazione dei suoi domini, particolarmente dell'isola di Maiorca, dove promosse l'agricoltura e fondò molti centri abitati, e dove morì nel 1311.
Zio e nipote hanno dunque per D. disonorato una egregia famiglia e due corone: gl'interessanti termini barba e bozze (v. le due voci) sembrano adoperati in segno di particolare disprezzo. I motivi di questo disprezzo verso il sovrano maiorchino sono da ricercare nella sua irresolutezza e mancanza di virtù militari (specialmente nella debolezza verso il fratello Pietro), nell'avere aiutato Filippo l'Ardito, nell'intervento di Bonifacio VIII in suo favore, nell'amicizia con gli angioini (Ottimo: " riprende la viltade del detto re di Maiolica, che non è stato uomo d'arme; e ciò dimostrò apertamente quando elli si lasciò tòrre al fratello l'isola, la quale poi di grazia li ristituì ").
Bibl. - A. Lecoy De La Marche, Les relations politiques de la France avec le royaume de Majorque, I, Parigi 1892.